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NUMERO 23 - 20/11/2013

 Il principio dell'open data by default nel Codice dell'Amministrazione Digitale: profili interpretativi e questioni metodologiche

E' entrato pienamente in vigore, a partire dal 19 marzo 2013, l'articolo 52 del Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82 (c.d. Codice dell'Amministrazione Digitale), come modificato dal Decreto Legge 18 ottobre 2012, n. 179, il quale ultimo ha novellato anche l'articolo 68 dello stesso Codice. Esso introduce nell'ordinamento italiano il principio denominato “open data by default”, raccogliendo pertanto il plauso della comunità open data italiana. L'importanza della previsione e le conseguenze che ne discendono impongono una prima disamina della norma, anche in virtù della sua collocazione nel corpo del Codice dell'Amministrazione Digitale (CAD) e della sua interpretazione sistematica con altre disposizioni pertinenti. L'articolo 52 è inserito nel Capo V del CAD, rubricato “Dati delle pubbliche amministrazioni e servizi in rete”, sicché da tale gruppo di norme occorre partire. Va premesso che, seppur si suole indicare i dati aperti della c.d. Public Sector Information (PSI)col termine neutro open data, il lessico corretto impone di definirli open government data, che ne costituiscono un sottoinsieme riferibile ai soli dati del settore pubblico, dal momento che l'insieme open data ricomprende anche i dati aperti prodotti da privati... (segue)



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