Con la sentenza del 7 gennaio 2014, la Corte europea dei Diritti dell'Uomo ha condannato lo Stato italiano per aver violato i diritti di una coppia di coniugi milanesi che avevano deciso di attribuire alla figlia, all'atto dell'iscrizione all'anagrafe, il cognome della madre anziché quello del padre. La decisione della Corte prende le mosse dal ricorso (n. 77/07) presentato dai due coniugi italiani il 13 dicembre 2006, a seguito degli esiti negativi riscontrati nei vari gradi di giudizio delle Corti italiane... (segue)
+ Sentenza Corte Edu 7/1/14 Cusan e Fazzo c. Italia
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