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FOCUS - Osservatorio Città Metropolitane N. 3 - 17/11/2014

 Aggiornamento Città metropolitana di Milano

La “gran macchina” della Città Metropolitana ( per usare una citazione manzoniana) si è messa in moto abbastanza velocemente, tenendo conto ovviamente del tempo assai ristretto a disposizione per l’approvazione dello Statuto. In effetti, al netto delle festività ambrosiane della prima decade di dicembre e dell’inizio delle vacanze natalizie, che cominciano di fatto dall’ultima decade dell’ultimo mese, il tempo per studiare, proporre, discutere e deliberare l’approvazione dello Statuto è il minimo indispensabile. Come si è già raccontato in un aggiornamento precedente, le elezioni del Consiglio metropolitano si sono svolte il 28 di settembre. Al fine di documentare l’assetto che lì si è prodotto pubblichiamo in un allegato l’elenco degli eletti suddivisi per i partiti e le coalizioni (quattro in tutto) che vi hanno partecipato. Comunque i risultati essenziali sono stati i seguenti: centro-sinistra 14 seggi su 24; centro-destra 6 seggi; Lega nord 2 seggi; Lista civica Costituente per la partecipazione (di fatto; radicali e socialisti) 2 seggi. La prima seduta del Consiglio Metropolitano si è svolta l’8 ottobre, mentre la Conferenza metropolitana ha tenuto la sua prima riunione il 5 novembre. L’operatività del Consiglio metropolitano, avete al primo punto all’ordine del giorno l’Istruttoria per la formazione del nuovo Statuto in vista della sua elaborazione ed approvazione, è cominciata il 29 ottobre, con una seconda seduta plenaria nel corso della quale il Sindaco di Milano ha proceduto a nominare come vice sindaco Eugenio Comincini, Sindaco di Cernusco sul Naviglio, espresso dalla lista del centro-sinistra. Al tempo stesso, sono state nominate due commissioni, la prima denominata Statutaria, la seconda Istruttoria(quest’ultima maggiormente rivolta agli aspetti finanziari, organizzativi e strumentali della Città metropolitana) entrambe formate da 12 componenti.  Nel corso della seduta del 29 ottobre, è stata anche lanciata una open call, rivolta a sollecitare la partecipazione pubblica per la raccolta di idee e contributi utili alla stesura dello Statuto della Città metropolitana; termine di chiusura dell’open call mercoledì 12 novembre. Dal canto suo, la Commissione statutaria ha proceduto, a partire dal 6 novembre, ad alcune audizioni pubbliche, sempre in vista della raccolta di idee, materiali e proposte per la redazione dello Statuto. Alla prima audizione è stato chiamato il professor Enzo Balboni (cioè colui che scrive questa nota) nella sua qualità di coordinatore dello Schema e Bozza di Statuto predisposta dalle Università milanesi, su incarico del Sindaco di Milano. In tale occasione, si è proceduto a spiegare il lavoro che era stato fatto a tale scopo da un Gruppo di studiosi (giuspubblicisti ed economisti) delle Università Cattolica, Statale, Bicocca e Bocconi, alle quali aveva dato un supporto tecnico e documentario il Piano Intercomunale di Milano (PIM). Senza poter e voler entrare – almeno nella fase attuale – nello svolgimento di tale Bozza di Statuto, si è inteso precisare che, sulla scorta dell’opinione certamente orgogliosa ma veridica che l’area metropolitana milanese, e la sua città di riferimento, sono una delle pochissime, effettive realtà metropolitane italiane, con la densità di problemi e di opportunità che ne conseguono, la Bozza citata è volutamente partita dalla “tabula rasa”. Certamente, nella sua elaborazione e scrittura, si è tenuto conto sia delle considerazioni di ordine generale, che poi vanno a versarsi in quelle che possono essere definite le “invarianti” di qualsiasi Statuto di tal sorta, particolarmente sotto il profilo della organizzazione e della governance, sia di ulteriori profili e diverse riflessioni che possono invece entrare nel concetto di “varianti” rispetto ad un modulo ordinario, collegate alle specificità dell’area milanese. Nei giorni successivi le audizioni sono proseguite, così come hanno cominciato a farsi avanti parti della società civile (associazionismo civico) e della società politica (prime riunioni ad hoc di partiti) cominciando a diffondere presso i rispettivi pubblici di riferimento le notizie e le prime riflessioni su tale materia. Va anche precisato che nell’intorno milanese c’è una attenzione sempre più diffusa, e non superficiale, alle tematiche di cui ci occupiamo. Ne sono testimonianza gli interventi su diversi siti e blog. Ne cito uno per tutti, scelto per l’accuratezza dell’informazione non disgiunta da puntuti ma motivati spunti critici: il settimanale on line  www.arcipelagomilano.org . Encomiabile poi che la stessa Provincia di Milano, l’ente che sta per defungere, dedichi accurate e non polemiche pagine di informazione nel suo sito tematico, al quale si rinvia: http://provincia.milano.it/news/citta_metropolitana/ . Assai utili, infine, gli spunti che si possono trarre dal sito tematico del Piano Intercomunale Milanese, una istituzione benemerita e molto ambrosiana, che fin dagli anni ’70 ha messo a tema la questione metropolitana, mettendo in campo urbanisti, ingegneri, architetti, sociologi, ecc.  http://www.pim.mi.it/ . La gran macchina va



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