Con provvedimento del 28 gennaio 2015, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha accettato gli impegni presentati dalle parti del procedimento di pratiche commerciali scorrette PS8754 - Applicazioni apparentemente gratuite sul web (ossia Gameloft, Google, iTunes, Apple e Amazon) avente ad oggetto le modalità di promozione e diffusione di un videogioco fruibile su smartphone e tablet mediante mobile app. In particolare, l’AGCM aveva contestato alle imprese sia la diffusione di informazioni ingannevoli e/o non complete circa gli effettivi costi necessari per una completa fruizione del gioco; sia la presentazione non comprensibile e/o ambigua di informazioni rilevanti per una scelta commerciale consapevole, relative soprattutto alla possibilità di effettuare acquisti durante il gioco mediante utilizzo dello strumento di pagamento associato all’account dell’utente.
L’AGCM ha chiuso il procedimento in questione senza accertate alcuna infrazione, ma accettando gli impegni proposti dalle imprese, tra i quali:
1. fornire la specificazione del range di prezzi applicati per gli acquisti in-app;
2. avvisare gli utenti che il pagamento avviene “tramite carta di credito o altri mezzi di pagamento” legati all’account;
3. avvisare gli utenti dell’eventualità che, a seguito dell’inserimento della password per l’autorizzazione di un singolo pagamento, si apre una “finestra temporale” durante la quale la richiesta della password non è reiterata per il perfezionamento di ulteriori acquisti;
4. eliminazione del termine “gratis” dal videogame;
5. inserimento nei contratti con gli sviluppatori di una clausola che chiarisca in maniera più puntuale il divieto di distribuzione nell’UE applicazioni che contengano esortazioni dirette ai bambini ad effettuare un acquisto, ovvero a persuadere altri soggetti ad effettuare un acquisto per loro.
S.C.
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