Ad una prima lettura della pronuncia n. 50 del 2015 della Corte costituzionale salta subito agli occhi la netta sproporzione (quantitativa) tra la parte dedicata al “ritenuto in fatto” (appena pochissime righe) e il “considerato in diritto” (di molte pagine). La cosa – certo – non costituisce di per sé una criticità, ma forse può dirci qualcosa sul modo di impostare oltre che di redigere la decisione. Le due parti necessarie della pronuncia, come noto, hanno una funzione distinta e complementare sul modello del diritto processuale civile. La ricostruzione in fatto, tra l’altro, aiuta la schematizzazione del processo decisionale e costituisce anche un argine per porre ordine all’argomentazione all’interno del principio della corrispondenza tra chiesto e pronunciato. Possiamo forse dire, quindi, che questo modo snello di impostazione del “fatto” della decisione in questione potrebbe aver costituito un valido presupposto per redigere in modo molto svincolato dagli stretti spazi del petitum di legittimità costituzionale le argomentazioni nella sezione “in diritto”. Il punto, in ogni modo, non è tanto che il “fatto” non sia stato adeguatamente espresso per definire le questioni da redimere, ma piuttosto che “elementi fattuali” siano confluiti nel diritto ed abbiano fornito un indubbio (cosa diversa se anche condivisibile) sostegno dell’argomentazione giuridica con la quale la Corte costituzione ha respinto le questioni di legittimità costituzionale della legge n. 56 del 2014. Non a caso, quindi, la parte argomentativa delle ragioni giuridiche della pronuncia è ampiamente caratterizzata da elementi fattuali, comportamenti e atti non legislativi che sono portati a sostegno (o a mera conferma) della legittimità costituzionale delle norme statali. Possiamo raccogliere gli elementi fattuali in due distinti gruppi: il primo che raccoglie i fatti relativi al processo di attuazione della legge n. 56 del 2014 e il secondo quelli riferibili alla riforma costituzionale in corso di approvazione in Parlamento (AC2613-A)... (segue)
ITALIA - DOTTRINA
Decisione algoritmica, discrezionalità e sindacato del giudice amministrativo
Giovanni Botto (23/07/2024)
ITALIA - DOTTRINA
Considerazioni generali sull’organizzazione amministrativa
Andrea Carbone (23/07/2024)
ITALIA - DOTTRINA
Emergenze e tutela dell’ambiente: dalla “straordinarietà” delle situazioni di fatto alla “ordinarietà” di un diritto radicalmente nuovo
Marcello Cecchetti (23/07/2024)
ITALIA - DOTTRINA
Il dibattito sull’islam nelle riviste italiane di diritto ecclesiastico tra 2005 e 2017
Matteo Corsalini (23/07/2024)
ITALIA - DOTTRINA
Dignità e articolo 41 della Costituzione italiana: proposta di una nuova chiave di lettura
Sonia Fernández Sánchez e Sergio Gamonal Contreras (23/07/2024)
ITALIA - DOTTRINA
L’intelligenza artificiale nell’attività amministrativa: principî e garanzie costituzionali nel passaggio dalla regula agendi alla regola algoritmica
Michele Francaviglia (23/07/2024)
ITALIA - DOTTRINA
Libertà e limiti della comunicazione nello spazio pubblico digitale
Maria Chiara Girardi (23/07/2024)
ITALIA - DOTTRINA
La procura europea sfide e prospettive per la protezione degli interessi finanziari dell’UE
Daniela Mainenti e Sergio Santoro (23/07/2024)