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NUMERO 9 - 06/05/2015

 La risposta a minacce di natura NBCR in Italia

In Italia, la risposta a eventi implicanti il rilascio o la fusione di agenti Nucleari, Batteriologici, Chimici o Radiologici (d’ora in avanti «NBCR») si inquadra nell’ambito di due sistemi di contrasto a situazioni di pericolo per lo Stato formalmente alternativi seppur integrati, ciascuno dei quali prevede l’attivazione di determinati meccanismi e strutture, nonché l’adozione di procedure d’intervento prestabilite. Nel caso di eventi NBCR di origine sia naturale sia antropica ma, in quest’ultimo caso, non intenzionale o accidentale e che integrano una situazione di emergenza, è il sistema di Protezione civile a essere di norma attivato. Per quanto riguarda invece gli eventi NBCR generati da attività umane di tipo intenzionale o dolose, che integrano una situazione di crisi, è invece il sistema di Difesa civile a definire in via esclusiva le modalità di risposta e le strutture che ne sono responsabili. In Italia il rapporto tra Protezione, da una parte, e Difesa civile, dall’altra, è oggetto di un vivace dibattito che scaturisce dall’assenza, soprattutto in dottrina ma anche nella prassi, di una nozione univoca e pienamente condivisa di Difesa civile. Tale assenza sembra non favorire una sicura distinzione tra la quest’ultima e la Protezione civile, la cui nozione viene invece stabilita dall’ordinamento italiano. La questione definitoria deriva dal fatto che entrambe, nella loro accezione più generale, fanno riferimento a quell’insieme di attività poste in essere dagli organismi dello Stato al fine di salvaguardare la popolazione, i beni e le strutture pubbliche e private presenti sul territorio nazionale dalle minacce derivanti da fenomeni naturali o di origine umana. In altre parole, seppur distinte sul piano del riconoscimento formale, il sistema di Protezione civile e quello della Difesa civile si prefiggono l’obiettivo comune di tutelare la comunità nazionale in situazioni di grave pericolo attraverso l’impiego di particolari mezzi e procedure. Tale obiettivo determina, sul piano teorico, una parziale ma significativa sovrapposizione tra le due nozioni che, sul piano pratico, genera una certa commistione o intersecazione tra le strutture, gli attori e i meccanismi che operano nell’ambito dei due sistemi. Quindi, per rimanere sul piano teorico, la differenza tra Protezione e Difesa civile sembrerebbe individuarsi nella diversa tipologia e portata di fenomeni che determinano l’attivazione dei rispettivi meccanismi... (segue)



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