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NUMERO 11 - 03/06/2015

 Le elezioni regionali del 2015 in Puglia

Le elezioni regionali del 31 maggio, che si sono svolte contestualmente anche in 47 tra i comuni pugliesi, hanno posto fine a 10 anni di presidenza guidata da Nicola Vendola; il nuovo governatore, Michele Emiliano, raccoglie l’eredità di un Presidente largamente popolare nella regione, nonostante numerose problematiche soprattutto di carattere ambientale, che hanno caratterizzato in particolar modo l’ultima consiliatura. Sicuramente rilevante è stata la questione inerente lo stabilimento ILVA di Taranto; essendo questo, nonostante gli effetti nocivi sulla salubrità dell’aria, ritenuto interesse nazionale, in merito numerosi sono stati gli interventi di decretazione d’urgenza del governo tra cui si riporta il D. L. 207/2012 convertito dalla L. 231/2012, con cui si dissequestrò l’impianto. Recente è un ulteriore Decreto Legge del governo Renzi c. d. “Salva Ilva”, il n. 1/2015, convertito dalla L. n. 20/2015, con il quale vengono rese disponibili le risorse sequestrate alla famiglia Riva, viene favorito l’accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese fornitrici dell’Ilva ma anche sono accreditati alla regione Puglia 4 milioni di euro per la lotta contro i tumori. La Puglia aveva legiferato in materia, promulgando la Legge regionale 44/2008, “Norme a tutela della salute, dell’ambiente e del territorio: limiti alle emissioni in atmosfera di policlorodibenzodiossina e policlorodibenzofurani”, portando la regione ad essere prima in Italia nel fissare limiti precisi alle emissioni di sostanze nocive da impianti industriali. Nel 2011 è stata promulgata la Legge regionale n. 3 del 28 febbraio 2011 “Misure urgenti per il contenimento dei livelli di benzo(a)pirene”, meglio nota come legge anti benzo(a)pirene, che trova applicazione in caso di superamento del limite di emissione (art. 1) per il raggiungimento del “valore obiettivo” (art. 2); la regione a questo proposito adotta tutte le misure necessarie per intervenire sulle principali sorgenti emissive, inserendole in un apposito piano di risanamento per conseguire il valore obiettivo. Un’ulteriore novità è stata introdotta con la Legge regionale 24 luglio 2012, n. 21 “Norme a tutela della salute, dell’ambiente e del territorio sulle emissioni industriali inquinanti per le aree pugliesi già dichiarate a elevato rischio ambientale”, mediante la quale le ASL locali, l’ARPA e l’AReS, hanno l’obbligo di redigere, con cadenza annuale, un rapporto di Valutazione del Danno Sanitario (VDS); la novella in esame ha il compito di coniugare tutela ambientale e salute degli individui, in relazione alle emissioni delle attività produttive connesse a tali necessità (art. 2). Durante l’ultima consiliatura è stato inoltre approvato il Piano regionale Politiche Sociali 2013-2015, in stretta connessione con il Piano di Azione e Coesione e con i fondi FSE e FESR 2014-2020, mentre particolare attenzione è stata posta alla violenza di genere con la Legge regionale n. 29 del 4 luglio 2014 “Norme per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere, il sostegno alle vittime, la promozione della libertà e dell’autodeterminazione delle donne”. Negli ultimi mesi sono sorti ulteriori problematiche inerenti l’azione del batterio Xylella, che ha determinato conseguenze fortemente negative sulla gran parte degli uliveti del Salento, che ha portato l’Unione Europea ad intervenire drasticamente stabilendo una zona di contenimento di 30km alla cui distanza di 20km devono essere abbattute la totalità delle piante infette. Un’altra questione che dovrà affrontare il prossimo governatore è l’approdo della Trans Adriatic Pipeline (TAP), la cui autorizzazione è stata firmata il 20 maggio 2015 dal Ministro dello Sviluppo Economico... (segue)



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