Il 28 marzo 2014 sono state pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea L 94/65 tre direttive che riformano il settore degli appalti e delle concessioni: la direttiva 2014/24/UE sugli appalti pubblici nei cd. “settori ordinari”, la direttiva 2014/25/UE sugli appalti nei cd. “settori speciali” (acqua, energia, trasporti, servizi postali) e la direttiva 2014/23/UE sull’aggiudicazione dei contratti di concessione. Le direttive sono entrate in vigore il 18 aprile 2014 e gli Stati membri dovranno recepirne le disposizioni nei rispettivi ordinamenti interni entro il 18 aprile 2016. E’ così giunto a compimento un articolato percorso di elaborazione di nuove norme in grado di innovare e sostituire le precedenti disposizioni comunitarie in materia. In particolare, le direttive 2014/24/UE e 2014/25/UE sugli appalti abrogano rispettivamente le direttive 2004/18/CE e 2004/17/CE recepite in Italia con le norme del Codice degli Contratti Pubblici approvato con d.lgs. 12 aprile 2006, n. 163 in esecuzione della delega contenuta nella legge comunitaria 2004 (legge 18 aprile 2005, n. 62). Quanto alla direttiva 2014/23/UE in materia di contratti pubblici di concessione va segnalato che essa interviene a colmare un vera e propria lacuna normativa: a differenza di quanto occorso per le procedure di appalto, l’aggiudicazione delle concessioni di servizi con interesse transfrontaliero scontava un deficit di disciplina al quale era possibile sopperire solo mediante l’applicazione dei principi contenuti nei Trattati, con evidenti ricadute negative in termini di certezza e uniformità della disciplina applicata in concreto. L’obiettivo del presente contributo è quello di proporre una disamina dei principali profili innovativi delle direttive, con particolare riferimento alla direttiva sugli appalti nei settori ordinari, soprattutto in raffronto alle norme attualmente vigenti contenute nel Codice dei Contratti; nonché formulare alcune osservazioni conclusive sulle scelte del legislatore comunitario e sul percorso di recepimento che attende il legislatore domestico... (segue)
ITALIA - DOTTRINA
La competenza legislativa regionale in materia di energie rinnovabili al vaglio dei limiti statali e delle competenze trasversali
Matteo Battistelli (20/11/2024)
ITALIA - DOTTRINA
Macro-rigenerazione urbana: tra partecipazione dei privati e discrezionalità amministrativa
Federica Ciarlariello (20/11/2024)
ITALIA - DOTTRINA
L’in-house providing nel nuovo codice dei contratti pubblici
Luigia Michela Fera (20/11/2024)
ITALIA - DOTTRINA
Barriere giuridiche all’asilo e limiti all’integrazione: un’analisi di diritto processuale penale. Il caso dei rifugiati Hazara in Italia
Daniela Mainenti (20/11/2024)
ITALIA - DOTTRINA
Il trattamento dei dati biometrici nell’IA Act: intersezioni tra la normativa di protezione dei dati e la nuova disciplina europea dell’intelligenza artificiale
Francesca Mollo (20/11/2024)
ITALIA - DOTTRINA
La Regione Abruzzo e l’energia: le vicende delle comunità energetiche rinnovabili e delle concessioni idroelettriche
Giovanni Provvisiero (20/11/2024)
ITALIA - DOTTRINA
Il principio di integrazione in prospettiva comparata: riflessioni sull’esperienza francese
Francesco Scattolin (20/11/2024)
ITALIA - DOTTRINA
Quando le autocrazie sfidano la forma di stato liberal-democratica: riflessioni a margine del recente “editto” russo
Alessandro Sterpa e Eleonora Iannario (20/11/2024)