La delega legislativa costituisce lo strumento attraverso il quale sono tradizionalmente poste in essere in Italia operazioni di raccolta organizzata di norme. In particolare, nel 2003 si è individuato nel disegno di legge di semplificazione e di riassetto normativo il veicolo attraverso il quale programmare e delegare annualmente al Governo l’adozione di codici di settore, cioè decreti legislativi volti al riassetto della normativa statale di rango legislativo in determinate materie (art.20, l. 15 marzo 1997, n. 59, come modificato dalla l. 29 luglio 2003, n. 229, tuttora vigente), secondo un modello di delega fondato su principi e criteri direttivi in parte “generali” ed in parte “specifici”. Riassetto (o codificazione sostanziale) che, in quanto in linea teorica più ampio rispetto al semplice consolidamento o riordino in senso stretto al quale erano preposti i testi unici misti, implicherebbe la possibilità di una revisione sostanziale ed organica dei settori di legislazione coinvolti. L’utilizzo da parte del legislatore dei termini «riordino» e «riassetto» (così come di «codice» e «testo unico») non sembra tuttavia seguire un criterio costante: come si vedrà analizzando la giurisprudenza costituzionale, ciò che effettivamente rileva per determinare la portata delle innovazioni consentite al legislatore delegato nell’opera di raccolta organizzata di norme è in realtà la maggiore o minore ampiezza dei principi e criteri direttivi contenuti nella relativa delega. L’obiettivo di politica legislativa prefigurato nel 2003 di pianificare annualmente interventi di riassetto attraverso disegni di legge di semplificazione è andato però gradualmente ad eclissarsi, mostrando ciò tutti i limiti di una fonte normativa (quale la legge di semplificazione) fondata su una legge ordinaria e priva di vincoli costituzionali. In primo luogo, nessuna legge di semplificazione (peraltro già a partire dal 1997) è stata mai adottata con cadenza annuale. Per quanto qui specificamente interessa con riguardo al riassetto, la prima legge è stata approvata nel 2003 (trattasi della legge di semplificazione per l’anno 2001) e la seconda nel 2005 (legge di semplificazione e riassetto normativo per l’anno 2005, approvata con l. 28 novembre 2005, n. 246)... (segue)
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