Le leggi della Regione Veneto nn. 15 e 16 del 2014 lasciavano presagire uno scontato accoglimento delle questioni di legittimità costituzionale sollevate, in via principale, dal Governo. Si trattava di atti legislativi che disciplinavano l’indizione di cinque referendum consultivi regionali su temi legati al mutamento dell’assetto autonomistico della regione (i quattro della legge n. 15) fino alla prospettiva – estrema e, allo stato, implausibile – dell’indipendenza (L.R. n.16). Tali contenuti parevano scontrarsi con una consolidata giurisprudenza della Corte in materia. Con simili premesse, la sentenza n. 118 del 25 giugno 2015 offre diversi spunti di interesse. Non si intende, in questa sede, condurre valutazioni in ordine alle istanze portate avanti dalla Regione con le segnalate leggi, anche osservate – specie la n. 16 - in chiave di comparazione con gli obiettivi di altri movimenti secessionisti sviluppatisi, negli ultimi anni, nel contesto europeo (e dell’Unione europea in specie). Più semplicemente, ci si limiterà ad alcune osservazioni relative ai contenuti della pronuncia e ai suoi percorsi argomentativi... (segue)
Accordi e disaccordi. Il patto di investitura PSOE-Junts per Catalunya nella crisi costituzionale spagnola
Gennaro Ferraiuolo (13/12/2023)