
Il tema inerente all'informatizzazione della Pubblica amministrazione, pur continuando a essere di grande attualità, è tutt'altro che un tema nuovo. Già nel lontano 1979 nel famoso Rapporto Giannini si dedicava, infatti, un intero paragrafo all'«attività di informatica» delle pubbliche amministrazioni. E anche i primi interventi legislativi in materia sono risalenti nel tempo. Basti pensare che nel 1993, con il D.Lgs. n. 39, si era già stabilito che «gli atti amministrativi adottati da tutte le pubbliche amministrazioni sono di norma predisposti tramite i sistemi informativi automatizzati». Si è dovuto attendere, però, il 2005 per avere, in subiecta materia, una compiuta disciplina normativa. Nel 2005, infatti, da un lato, si è introdotto nella legge n. 241/1990 l'art. 3-bis che, come è noto, stabilisce in modo programmatico che «per conseguire maggiore efficienza nella loro attività, le amministrazioni pubbliche incentivano l'uso della telematica, nei rapporti interni, tra le diverse pubbliche amministrazioni e tra queste e i privati». Dall'altro, sempre in tale anno, con il D.Lgs. n. 82 si è varato un corpus unitario di norme, meglio noto come Codice dell'amministrazione digitale (CAD), che mira a disciplinare sotto diversi profili l'utilizzo degli strumenti di information communication technology da parte dell'Amministrazione e nei rapporti tra quest'ultima e i privati (ICT). Tale Codice, che dal 2005 ad oggi ha complessivamente subito addirittura centonovantaquattro tra modifiche ed integrazioni (e cioè, in media, più di un intervento al mese), verrà ora in gran parte riscritto in attuazione della delega legislativa che è emblematicamente contenuta nell'articolo introduttivo della legge n. 124/2015. Il quale, ambiziosamente rubricato «Carta della cittadinanza digitale», delega il Governo, ça va sans dire, «con invarianza delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente», a «modificare e integrare, anche disponendone la delegificazione», le previsioni del citato D.Lgs. n. 82/2005, fissando a tal riguardo ben sedici criteri direttivi. Di detti criteri direttivi, che il Governo è chiamato ad attuare entro l'agosto 2016, in questa sede meritano di essere menzionati... (segue)
ITALIA - DOTTRINA
A cross-sectional analysis of the Transmission Protection Instrument: between economical needs and outdated Treaties
Matteo Bursi (21/03/2023)
ITALIA - DOTTRINA
Le ipotesi di judicial overhaul in Israele
Enrico Campelli (21/03/2023)
ITALIA - DOTTRINA
La concorrenza in sanità e la garanzia della tutela della salute del cittadino
Francesco Giulio Cuttaia (21/03/2023)
ITALIA - DOTTRINA
Quale futuro per il referendum? Considerazioni sul giudizio di ammissibilità e possibili svolte ermeneutiche de jure condito
Giovanni Guzzetta (21/03/2023)
ITALIA - DOTTRINA
Il ruolo dell’esecutivo nell’incerto futuro delle concessioni demaniali marittime
Anna Maria Liscio (21/03/2023)
ITALIA - DOTTRINA
Credito al consumo e disciplina del rimborso anticipato: dalla Lexitor alla Corte costituzionale
Roberta Lo Conte (21/03/2023)
ITALIA - DOTTRINA
Economia circolare e contrasto alla criminalità ambientale nel ciclo dei rifiuti
Anna Chiara Nicoli (21/03/2023)
ITALIA - DOTTRINA
Gli strumenti di contrasto alla homelessness
Francesca Nugnes (21/03/2023)