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NUMERO 18 - 21/09/2016

 La Costituente e la Costituzione: ieri e oggi

Noi oggi cominciamo ad occuparci di due eventi cruciali della storia dell’Italia moderna e contemporanea la Costituente del 1946 e la Costituzione del 1948 - con la sensibilità dell’oggi, dei nostri ‘sentimenti postmoderni’, del nostro immaginario globalizzato. E’ giusto che sia così. Non c’è popolo senza una narrazione adeguata al suo tempo. Così come non c’è narrazione se quel popolo è senza storia, dimentico delle proprie origini. E poco importa quanto questa storia sia controversa, drammatica o gloriosa. Di queste due indiscutibili e inossidabili verità troppo spesso pensiamo, a torto, di poter fare a meno. Ed è particolarmente inquietante che queste due verità siano in queste settimane rimosse tanto dagli oppositori della riforma Boschi- Renzi (il. fronte del no) quanto dai suoi sostenitori (il fronte del sì). Una dimenticanza tutt’altro che involontaria e innocente. Una dimenticanza volontaria e colpevole. Ed è per questa ragione che in questi incontri non faremo sconti a nessuno: né alla retorica del fronte del no, né a quella del fronte del sì. Si tratta, almeno per me, di una scelta politica, intensamente politica. Sono, infatti, persuaso che dopo il referendum costituzionale d’autunno, qualunque ne sia l’esito, molte macerie - in senso metaforico, ma non per questo meno reale - resteranno sul terreno. E che toccherà a molti di noi rimuoverle e contribuire, ognuno dalla propria modesta postazione, alla Rinascita e alla Ricostruzione politica e morale di un Paese martoriato da troppo tempo da ideologici e inconcludenti ismi l’un contro l’altro armato. Berlusconismo e antiberlusconismo. Renzismo e antirenzismo. Cattive narrazioni e pessima storia... (segue)



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