Questa sembra l’idea sottesa alla scelta del legislatore italiano in sede di recepimento delle tre nuove direttive europee sugli appalti e concessioni pubblici. Esisteva già un “codice”, che, a suo tempo, nel 2006, aveva segnato un traguardo: l’Italia, emulando la Francia, aveva fatto confluire tutta la normativa del settore in un unico testo. L’impostazione – figlia della legge Merloni del 1994, a sua volta nata sulla scia di “tangentopoli” - era quella di un azzeramento formale della discrezionalità delle stazioni appaltanti. Salvo poi a intervenire reiteratamente con decreti legge per introdurre regimi “alleggeriti”. Il codice non aveva ancora festeggiato il decimo compleanno: ma era in cattiva salute, cresciuto troppo e male, rattoppato oltre 50 volte. Si è scelto di farne uno nuovo, secondo canoni di “semplificazione e trasparenza”. Il Parlamento, con oltre 70 principi di delega (rispetto ai quattro scarni della delega n. 62/2005), ha impartito i criteri per un vestito tagliato “su misura”, della realtà italiana... (segue)
ITALIA - DOTTRINA
Sviluppo sostenibile e lotta alle diseguaglianze nella regolamentazione delle attività economiche
Antonio Blandini, Fabiana Massa Felsani e Gianfranco Alfano (11/09/2024)
ITALIA - DOTTRINA
La rilevanza e l’efficacia delle pronunce internazionali negli ordinamenti interni
Giuseppe Cataldi (11/09/2024)
ITALIA - DOTTRINA
Gli eccessi della decretazione d’urgenza tra forma di governo e sistema delle fonti. (Osservazioni a margine di Corte cost., 25 luglio 2024, n. 146)
Renzo Dickmann (11/09/2024)
ITALIA - DOTTRINA
Una sentenza necessaria per stabilire un punto di non ritorno. Corte cost. 146/2024 e l’equilibrio della forma di governo
Federica Fabrizzi (11/09/2024)
ITALIA - DOTTRINA
Les femmes juges constitutionnelles
Solange Fatal (11/09/2024)
ITALIA - DOTTRINA
L’impatto dell’intelligenza artificiale in ambito giudiziario sui diritti fondamentali
Aniello Formisano (11/09/2024)
ITALIA - DOTTRINA
Dissoluzioni anticipate: considerazioni in chiave comparata in materia di scioglimento parlamentare
Gabriele Maestri (11/09/2024)
ITALIA - DOTTRINA
Quer pasticciaccio brutto della «revoca implicita», che revoca non è
Stefania Pedrabissi (11/09/2024)