
Com’è oramai a tutti noto, il prossimo 4 dicembre, il corpo elettorale sarà chiamato ad esprimersi sul referendum dai più comunemente chiamato «costituzionale» che, secondo il dettato dell’art. 138 della Costituzione, i soggetti lì indicati possono chiedere venga svolto per il caso in cui un progetto di riforma della Costituzione sia stato approvato, in seconda votazione, con una maggioranza superiore a quella assoluta, ma inferiore a quella dei due terzi, in almeno uno dei due rami del Parlamento... (segue)
Delle possibili conseguenze di Circolari ministeriali «gravemente errate»
Ludovico Mazzarolli (01/02/2022)