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L’Italia è un paese ad elevato grado di corruzione. La conferma giunge direttamente dall’indagine statistica “Corruption Perception Index”, promossa da Transparency International, ove l’ Italia è collocata al penultimo posto nella classifica dei paesi europei con il più alto grado di corruzione percepita. Il sondaggio “Eurobarometer – Public opinion in the European Union”, condotto dalla Commissione Europea, dimostra altresì come la corruzione sia considerata un fenomeno dilagante, tanto che il 42% degli intervistati afferma di aver subito personalmente la corruzione nel quotidiano, mentre l’88% ritiene le raccomandazioni il modo più semplice per accedere a determinati servizi ed incarichi pubblici. In virtù del crescente allarme sociale, a far data dagli anni Settanta del secolo precedente, il Legislatore è intervenuto con strumenti a carattere prevalentemente repressivo, prevedendo un ampliamento delle fattispecie penali ed un inasprimento delle correlative sanzioni. Ma il meccanismo repressivo penale fu presto ritenuto insufficiente ad arginare un fenomeno fortemente radicato nel tessuto sociale. A seguito di tale mutata forma mentis, nel 1994, fu istituita l’Autorità di vigilanza sui lavori pubblici, successivamente denominata Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori servizi e forniture (AVCP); nel 2003, venne nominato l’Alto Commissario per la prevenzione e il contrasto della corruzione e delle altre forme di illecito nella pubblica amministrazione mentre, nel 2009, si costituiva la Commissione indipendente per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche (CIVIT), rinominata, con l. n. 125 del 2013 (Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni), in Autorità nazionale anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche (ANAC). Questo, in breve, il contesto in cui si sviluppa la nuova Autorità nazionale anticorruzione di cui al d.l. n. 90 del 2014 recante “Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e l’efficienza degli uffici giudiziari”... (segue)
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