Il Trattato di Lisbona ha modificato il perimetro delle competenze unionali e statali nelle materie di intervento sicché l’Unione, nelle sue iniziative regolatorie, deve tener conto dei livelli substatali espressamente contemplati dal principio di sussidiarietà. A tal fine, il Comitato delle Regioni fornisce un contributo di primaria importanza nel c.d. controllo della sussidiarietà: la sua funzione consultiva, vòlta all’emissione di specifici pareri sul rispetto di questo principio, è coadiuvata dal Subsidiarity monitoring network, una rete interattiva che connette gli attori regionali e locali in tutta l’UE; la legittimazione ad agire dinanzi alla Corte di giustizia consente al Comitato anche un controllo ex post sulle regolazioni unionali. Figura ancora fluida e con ampie potenzialità di sviluppo, il Comitato potrebbe dare più voce alle regioni nell’Early warning system – e così superare alcune criticità di questa procedura – e più in generale accrescere il ruolo delle realtà territoriali nelle politiche di coesione dell’Unione europea... (segue)
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