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La recente sentenza n. 275 del 2016 della Corte costituzionale ha offerto l’occasione per nuovi contributi all’inesauribile discussione su diritti sociali e crisi economica e sul bilanciamento giurisprudenziale tra diritti sociali ed esigenze di bilancio. Fra i molti apporti positivi della sentenza n. 275, figura una ricaduta ad alto tasso di criticità sulla quale il presente saggio intende indagare: quello secondo cui le misure di sostegno finanziario a favore dell’istruzione dei disabili non sono mai condizionate dalle esigenze del bilancio statale e non sono sempre sottoposte al limite della c.d. «riserva del possibile». La questione dei diritti dei disabili è, ovviamente, particolarmente «sensibile» a causa delle sue ricadute etico-politiche e per le sue ripercussioni sulla cultura dei diritti fondamentali e sul principio di uguaglianza come parità di trattamento tra i cittadini. Ma prima di esplorare questo terreno, si farà un breve cenno alla questione affrontata in questo caso... (segue)
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