
L’esito del processo della Brexit eserciterà un vasto impatto non solo sulla politica culturale dell’Unione europea (d’ora in poi: Unione) ma anche su beni, servizi e attività che riguardano la cultura. I settori della cultura e dei media sono due facce della stessa medaglia nelle politiche e nei finanziamenti dell’Unione che a vario titolo si occupano della creatività, sia pure con diverse basi giuridiche e modulazioni degli aspetti commerciali e della protezione intellettuale. Intendiamo riferirci alla disciplina giuridica di: espressioni culturali diverse (letteratura, cinema, televisione, musica sui media tradizionali oppure Over the Top e social media), protezione delle creazioni intellettuali (copyright), patrimonio culturale e archeologico, diversità culturale e linguistica, fattori produttivi delle industrie creative, nonché finanziamenti comunitari o nazionali (aiuti di Stato) e azione esterna dell’Unione... (segue)
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Riflessioni su elezione diretta dei sindaci e limitazione al numero di mandati consecutivi, a partire dalla giurisprudenza costituzionale recente
Silvia Filippi (16/07/2025)
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Nuovo sistema di censimento permanente e revisione delle circoscrizioni elettorali
Alessandra Mazzola (16/07/2025)
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La disciplina della comunicazione istituzionale durante le campagne elettorali online
Giacomo Menegus (16/07/2025)
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Incandidabilità e par condicio: limiti al diritto elettorale e semestre bianco
Marco Previtali (16/07/2025)
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Considerazioni generali sui poteri amministrativi di secondo grado
Andrea Carbone (15/07/2025)
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Studio sulle funzioni politiche della giustizia costituzionale
Corrado Caruso (15/07/2025)
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Il disallineamento tra normativa sostanziale e processuale in materia di revisione prezzi negli appalti pubblici e le ricadute sulla giurisdizione
Maria Difino (15/07/2025)
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Il volto costituzionale dell’educazione
Giuseppe Laneve (15/07/2025)