
Il rapporto tra autonomie regionali e Unione europea (UE) è oramai da tre decenni oggetto di un ampio dibattito politico e giuridico. Tale dibattito trova oggi una nuova collocazione nei temi europei all’ordine del giorno: il futuro dell’UE, in vista di possibili revisioni dei Trattati e delle elezioni del Parlamento che si terranno nel 2019; la programmazione delle politiche di spesa nell’ambito del quadro finanziario pluriennale 2021/2027 (art. 312 TFUE). In entrambi i casi si tratta dell’avvio di riflessioni e di procedure legislative all’interno delle quali troveranno una collocazione sistematica e un inquadramento concettuale una pluralità di principi, istituti, procedure e prassi che riguardano i rapporti tra Regioni, Stati membri e UE. Negli Stati membri dell’UE federali e regionali un’attenta dottrina ha da tempo approfondito la complessa trama di principi, istituti e procedure che interessano l’esistenza, il ruolo, le tutele, le risorse e le funzioni delle Regioni in due diversi ordinamenti, tra loro coordinati: all’interno degli ordinamenti costituzionali degli Stati membri dell’UE; all’interno dell’ordinamento giuridico e del sistema politico-istituzionale europeo. Tale doppio intreccio federale è stato analizzato approfondendo nei due ordinamenti le basi legali che fondano gli istituti di tutela dell’autonomia stessa e le possibilità per le autonomie di partecipare ai procedimenti nazionali ed europei, così come i principi e gli istituti che nell’ordinamento europeo sono stati sviluppati con il fine di sviluppare una governance più efficace e democratica.Il dibattito sul futuro dell’Unione europea lanciato dalla Commissione con sei documenti di riflessione cita o approfondisce in più punti il rapporto tra autonomie regionali, Stati membri e UE, in particolare attraverso i temi delle politiche di coesione e della governance multilivello, che costituiscono da sempre l’avanguardia delle riflessioni sul ruolo e sulla tutela delle autonomie regionali nell’ambito dell’UE. Il Comitato delle Regioni ha avviato, in tale contesto, una propria consultazione specifica e parallela… (segue)
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