
L’Autore esamina la disciplina giuridica dello spazio cibernetico alla luce della direttiva UE n. 2016/1148 sulla sicurezza delle reti e dell’informazione (cd. Direttiva NIS). In particolare, l’Autore, dopo avere messo in rilievo la rilevanza geopolitica e strategica della tutela del cyberspace in un’ottica non solo nazionale, bensì europea e globale, sottolinea la ragguardevole importanza della nuova normativa UE, in quanto con essa è disciplinata, per la prima volta, la materia della tutela dello spazio cibernetico. Egli evidenzia, altresì, come la messa a punto di una tale organizzazione difensiva unitaria da parte dell’UE costituisca un fatto di grande rilevanza politica, dal momento che, grazie ad essa, l’Unione si dota di uno strumento giuridico che, con il fine del ravvicinamento delle legislazioni dei singoli Stati europei, consente finalmente di implementare una strategia comune nel campo della cybersecurity, gettando le basi per mettere a punto un’organizzazione difensiva completamente integrata e sotto egida europea. L’Autore, infine, dopo avere esaminato approfonditamente la direttiva NIS – non tralasciando di analizzarne alcune possibili criticità in sede di recepimento della stessa da parte degli Stati membri (come, ad esempio, l’aspetto relativo alla previsione di poteri coercitivi e sanzionatori e dell’individuazione dell’autorità nazionale competente) – e dando anche atto, in alcuni brevi passaggi di analisi comparata, di come si stanno attrezzando altre nazioni (ad es. USA, Israele, Cina, Russia, ecc.) nel campo della cybersecurity e dell’intelligence di settore, delinea il quadro giuridico-amministrativo nazionale di riferimento nelle more del recepimento della direttiva NIS, sottolineando il ruolo, sempre più rilevante, ricoperto nello specifico settore della tutela dello spazio cibernetico dal comparto intelligence nazionale... (segue)
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