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La costruzione del moderno concetto di “democrazia parlamentare” fa leva sul principio dell’assenza di vincolo di mandato per i membri del corpo legislativo. Mi limito a richiamare brevemente due circostanze storiche. La prima: nell’Inghilterra del XVI secolo, la nozione di “Parlamento”, nel significato attuale di assemblea legislativa che esercita un controllo sull’Esecutivo, si sviluppa all’interno del passaggio dallo scambio corporativo, che presuppone la finalizzazione dell’attività parlamentare a interessi particolari, alla rappresentanza vera e propria, che è incompatibile con il vincolo di mandato. Un’efficacissima sintesi di questo processo la troviamo nelle parole rivolte da Edmund Burke agli elettori di Bristol, nel novembre del 1774: «Parliament is not a Congress of Ambassadors from different and hostile interests; which interests each must maintain, as an Agent and Advocate, against other Agents and Advocates; but Parliament is a deliberative Assembly of one Nation, with one Interest, that of the whole; where, not local Purposes, not local Prejudices ought to guide, but the general [[12]] Good, resulting from the general Reason of the whole. You chuse a Member indeed; but when you have chosen him, he is not Member of Bristol, but he is a Member of Parliament». La seconda: agli albori del costituzionalismo euro continentale contemporaneo, alla fine del XVIII secolo, il vincolo di mandato si presenta come un ostacolo alla determinazione del carattere nazionale della rappresentanza parlamentare, laddove tale determinazione si rivela necessaria per la costruzione d’una nozione di interesse pubblico libera dalle dinamiche cetuali e da ogni altra forma di particolarismo sociale. In altre parole, il vincolo di mandato è di ostacolo alla ricerca di soluzioni che rispondano all’interesse generale ed è, dunque, in conflitto con la stessa idea di “Nazione”. Passando ai nostri giorni, va rilevato come la comparazione giuspubblicistica confermi il legame inscindibile tra libertà di mandato e carattere politico della rappresentanza… (segue)
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