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NUMERO 16 - 01/08/2018

 Introduzione alla seconda sessione

Sono particolarmente lieta di introdurre il dibattito che si svolgerà in questa sessione, in cui si affiancano questioni di grande rilievo: dai principali temi del costituzionalismo europeo e della costituzione economica europea, alle riflessioni su partiti e élites politiche, nonché sul ruolo della corti nella costruzione dell’Europa. Credo sia molto opportuno tenere insieme in quest’ambito ampio di approfondimento aspetti interconnessi nel dibattito istituzionale e nelle auspicabili prospettive di riforma Le finalità economiche dell’Europa erano presenti e ben tracciate nelle proposte dei padri fondatori, fin dall’avvio della Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio, una Comunità erroneamente dimenticata, ricca di spunti creativi. E’ di grande rilievo, nella prospettiva storica, la ricerca giuridica comparata promossa dall’Alta Autorità, volta a far circolare informazioni sugli ordinamenti giuridici degli stati fondatori. In modo antesignano quella ricerca fu pubblicata contemporaneamente in più lingue e raccolse firme prestigiose di giuristi. Anche nell’esperienza corrente della Corte EDU e della CGUE la comparazione è centrale, come metodo per avvicinare culture giuridiche diverse e comprenderne i valori portanti. L’esperienza della CECA, di là da un metodo pragmatico nella gestione di complessi processi industriali derivanti dalla convergenza nello stesso mercato di due settori strategici nell’economia del tempo, non fu priva di accenti sociali per le misure da riservare ai lavoratori, anch’essi protagonisti delle vicende più rilevanti. Prende dunque le mosse da lontano l’emersione lenta e talvolta contraddittoria di un’ispirazione sociale dell’Europa. A cicli alterni, l’anima sociale di una comunità nata per la costruzione di un mercato comune ha dovuto misurarsi con le esigenze pressanti dell’economia. Dalle raffinate intuizioni di Jacques Delors, fautore fra i più appassionati di un modello sociale europeo, si è passati alle controverse vicende più vicine a noi, generate dalla crisi economica e finanziaria e confluite nelle politiche di austerità. Quando sono alla ricerca di nuove motivazioni e di nuove idee, mi piace rileggere, fra i tanti libri che hanno segnato il mio percorso accademico, ‘‘Europa Forza gentile’’ di Tommaso Padoa Schioppa, un libro attraente anche per il sottotitolo, che recita: “Che cosa ci ha insegnato l’avventura europea”… (segue)



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