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La sentenza qui annotata appare degna di nota in quanto induce a tornare su uno dei temi più attuali e problematici del diritto amministrativo ovvero il rapporto tra concessioni balneari e direttiva Bolkestein, in merito al quale la Cassazione penale suggerisce una interpretazione non convincente. Lo scopo di queste pagine non può essere quello di tentare una soluzione del rebus circa l’esatta applicazione della direttiva Bolkestein alle concessioni balneari, argomento già ampiamente trattato in precedenti scritti, ma di far emergere i problemi nuovi che la vicenda in esame è in grado di sollevare, soprattutto in relazione ai rapporti tra ordinamento nazionale e sistema delle fonti U.E., nonché ai limiti di utilizzabilità dell’istituto della disapplicazione quale strumento per risolvere gli eventuali conflitti tra norme. Il metodo seguito è quello di ripercorrere le argomentazioni della Cassazione penale per utilizzarle come traccia degli aspetti problematici appena indicati... (segue)
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