
Alcuni interessanti studi di settore hanno ampiamente documentato che, nel corso della storia, il fattore religioso ha influenzato – talvolta in modo rilevante – le dinamiche degli ordinamenti giuridici statuali, fino ad arrivare ad incidere, in determinati casi, nelle loro rispettive vicende politiche e istituzionali. Da un lato, il patrimonio dogmatico e di fede di cui sono depositarie alcune religioni, dall’altro, il peso e il ruolo condizionante svolto da talune istituzioni religiose nella sfera statale hanno caratterizzato, in diverse circostanze, i modi di esercizio del potere politico e della stessa sovranità dello Stato. Tale fenomeno risulta essenzialmente prodotto, in linea generale, dal fatto che la religione appare proiettarsi contemporaneamente su tre distinti piani esistenziali intimamente connessi fra di loro. In primo luogo, sul piano individuale, la religione influenza sia la sfera spirituale e morale del singolo soggetto sia il processo formativo della sua personalità. Il pensiero religioso può indirizzare specialmente la visione del mondo e della vita del soggetto credente, le sue scelte personali, la sua complessiva dimensione esistenziale. In secondo luogo, sul piano sociale, la religione non tocca soltanto gli animi dei consociati, ma può accompagnare anche i loro comportamenti a livello comunitario, le loro relazioni interpersonali, incidendo sul sistema dei rapporti sociali che essi stessi alimentano con le loro condotte collettive. Da questo punto di vista, è possibile rilevare che le dottrine religiose tendono ad influenzare oggettivamente, e spesso in modo profondo, il tessuto connettivo e culturale della società civile, il suo patrimonio etico e valoriale, i suoi usi, i costumi, le tradizioni popolari e i modelli comportamentali (individuali e collettivi, pubblici e privati), contribuendo a caratterizzare aspetti importanti delle strutture sociali dello Stato. Infine, sul piano pubblico, la storia dimostra pienamente che l’elemento religioso ha inciso più o meno profondamente sulla conformazione di diversi ordinamenti statuali, investendo le dinamiche della loro sfera politica e dell’esercizio del loro potere sovrano. La vita di alcuni Stati ha risentito e tuttora risente in modo penetrante della presenza religiosa, la quale dispiega i suoi effetti sia nell’ambito della produzione normativa – dove i contenuti degli atti normativi risultano ispirati o comunque rispettosi di valori religiosi – sia nell’ambito del governo politico statale, e delle forme mediante cui viene esercitato… (segue)
ITALIA - DOTTRINA
La debolezza della democrazia rappresentativa e la tentazione del potere: notazioni critiche sul «premierato elettivo»
Adriana Ciancio (02/07/2025)
ITALIA - DOTTRINA
L’approccio basato sul rischio nell’AI Act
Valentina D’Antino (02/07/2025)
ITALIA - DOTTRINA
Corruzione, diseguaglianze di genere e asimmetrie di potere: il gender mainstreaming come approccio sistemico per le strategie di prevenzione e contrasto alla corruzione
Valentina M. Donini (02/07/2025)
ITALIA - DOTTRINA
Considerazioni sull'affidamento nei confronti della pubblica amministrazione e riparto di giurisdizione
Daniele Leone (02/07/2025)
ITALIA - DOTTRINA
Al crocevia tra politica e giurisdizione: la responsabilità ministeriale nei modelli italiano e francese alla prova di alcuni recenti casi
Chiara Padrin (02/07/2025)
ITALIA - DOTTRINA
Il bias dell’ottimismo. I matrimoni religiosi nell’ordinamento italiano alla luce della giurisprudenza di Strasburgo
Tania Pagotto (02/07/2025)
ITALIA - DOTTRINA
Governare il metaverso: tra costituzione economica digitale e sfide regolatorie
Mario Passaretta (02/07/2025)
ITALIA - DOTTRINA
Le società di ambito territoriale ottimale come società legali? Riflessioni a margine di alcune pronunce del giudice amministrativo e di alcuni pareri della Corte dei Conti
Germano Scarafiocca (02/07/2025)