Il tentativo di formare il governo, subito dopo le elezioni del 4 marzo 2018, ha offerto spunti di estremo interesse dal punto di vista del diritto costituzionale. Si sono realizzate, infatti, alcune situazioni peculiari, prive di precedenti specifici. Una di queste è sicuramente il doppio mandato esplorativo, affidato dal capo dello Stato Mattarella, ai Presidenti di entrambe le Camere. L’istituto del mandato esplorativo non è previsto dalla nostra Costituzione. Infatti, l’articolo 92 Cost. si limita ad affermare che il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio. Per prassi, alle consultazioni si è aggiunta la figura tradizionale dell’incarico, con il quale si conferisce a una persona il mandato di formare il governo. L’incaricato solitamente accetta con riserva, e dopo qualche giorno la scioglie, presentando la lista dei ministri. Il governo entra in carica a tutti gli effetti solo al momento del giuramento. Nelle crisi più complicate, però, i Presidenti della Repubblica hanno usato due figure intermedie per uscire dall’impasse tra i partiti: il mandato esplorativo, appunto, e il pre-incarico. Come si è accennato, nella crisi nella “formazione del governo” del marzo-maggio 2018 si è verificata una situazione del tutto inedita per la storia costituzionale repubblicana: il conferimento di un doppio mandato esplorativo con forte connotazione politica. Il Presidente della Repubblica Mattarella, infatti, ha affidato un mandato “vincolato” al Presidente di ciascuna Camera. Il capo dello Stato si è rivolto dapprima alla Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, dandole «il compito di verificare l’esistenza di una maggioranza parlamentare tra i partiti della coalizione di Centrodestra e il Movimento 5 Stelle e di un’indicazione condivisa per il conferimento dell’incarico di Presidente del Consiglio per costituire il Governo». Dopo due giorni di incontri, la Presidente ha riferito gli esiti del dialogo, che, a suo avviso, «pur nella diversità di opinioni, ha consentito di evidenziare spunti di riflessione politica». Le tensioni tra la coalizione di centrodestra e il Movimento 5 Stelle erano legate principalmente alla presenza di Forza Italia (e soprattutto di Berlusconi) in un’eventuale alleanza di governo. Successivamente il capo dello Stato ha convocato il Presidente della Camera, Roberto Fico, a cui «ha affidato il compito di verificare la possibilità di un’intesa di maggioranza parlamentare tra il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico per costituire il Governo». Il Presidente dell’assemblea di Montecitorio, prima di iniziare i colloqui, ha voluto sottolineare come, a parer suo, si dovesse partire «dai temi per l’interesse del Paese e dal programma per l’interesse del Paese». E con queste premesse ha svolto gli incontri con le delegazioni del Movimento 5 Stelle e del Partito Democratico. Dopo tre giorni, Fico «ha chiesto di riferire al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella», affermando di poter considerare concluso e con esito positivo il mandato esplorativo affidatogli dal capo dello Stato. «Il dialogo tra il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico è un dialogo avviato», ha detto il presidente Fico ad avvenuto espletamento delle sue funzioni. Entrambi gli “esploratori” hanno ritenuto, quindi, di aver ottenuto risultati positivi dal loro intervento (sebbene Fico con toni più entusiastici), ma gli effettivi miglioramenti nella situazione politica si sono rivelati fatui, visto che in data 7 maggio il Presidente della Repubblica ha convocato nuove (e brevi) consultazioni. Astraendo il ragionamento dallo sviluppo concreto della crisi in questione, lo scopo di queste pagine è analizzare l’istituto del mandato esplorativo nella prassi repubblicana, e verificare se si possono registrare modifiche dell’istituto tra le cc.dd. Prima e Seconda Repubblica. Proprio a tal fine, si rende necessario partire dalla definizione data in dottrina di “mandato esplorativo” per poi passare all’analisi della prassi, comparando – diacronicamente - i mandati susseguitesi durante la storia costituzionale repubblicana… (segue)
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