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Lo studio prende le mosse dal tema più ampio dei “disvalori costituzionali”, evidenziando come la funzione propria delle moderne Costituzioni sia quella di porre valori positivi quali limiti al potere, con la conseguenza che ben rari siano i disvalori previsti in Costituzione, spettando piuttosto al legislatore il compito di definirli e di precisarne disciplina e conseguenze ordinamentali. Qualifica, quindi, la corruzione come “disvalore costituzionale implicito”, rinvenendo il fondamento “positivo” che ne risulta leso non solo nei principi della c.d. “Costituzione amministrativa”, ma nella stessa “forma repubblicana”. Analizza, quindi, il tema della rilevanza costituzionale della “prevenzione”, per concludere nel senso che solo uno specifico sforzo di educazione ai valori costituzionali, che valorizzi i temi dell’etica applicata, possa nel tempo produrre il risultato auspicato di ottenere una prevenzione diffusa della corruzione... (segue)
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