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NUMERO 4 - 19/02/2020

 L'elezione del Presidente regionale con i voti dell’estrema destra xenofoba in Turingia

Quando, nella tarda mattinata del 5 febbraio 2020, le agenzie hanno reso noto l’esito dell’elezione del nuovo Presidente del Governo della Turingia da parte del Landtag di Erfurt, è stata chiara la sensazione che ci si trovasse di fronte ad un evento epocale, capace per rilevanza e possibili conseguenze di superare ampiamente i confini regionali della vicenda. La notizia, ripresa rapidamente dagli organi di informazione nazionali ed europei, comunicava l’elezione a Ministerpräsident del candidato del partito liberale (FDP) Thomas Kemmerich, grazie ai voti dei parlamentari regionali di FDP, CDU ed Alternative für Deutschland (AfD), formazione politica di destra radicale sovranista ed euroscettica, sospettata di pericolose vicinanze a posizioni neonaziste, razziste e xenofobe. Il coinvolgimento di esponenti della AfD nell’elezione del capo di un Esecutivo, sia pure a livello regionale,  è un fatto inedito per le cronache politiche tedesche: le reazioni di media ed esperti della materia, che hanno diffusamente parlato di “rottura di un tabù”, ma soprattutto quelle dei vertici partitici nazionali, sono state comprensibilmente immediate ed eclatanti, mentre i protagonisti locali della vicenda tentavano invano di ridimensionarne portata ed effetti. Di seguito si intende presentare una concisa ma auspicabilmente esaustiva ricostruzione dei fatti che hanno condotto alla controversa elezione di Thomas Kemmerich, unitamente ad una ricognizione delle differenti reazioni del panorama politico tedesco alla vicenda in esame; nella seconda parte del contributo si vuole invece verificare se ed in quale misura l’episodio possa effettivamente rappresentare una lesione di quello che fino ad ora è stato considerato il comune patrimonio valoriale alla base del panorama partitico tedesco, o se invece esso possa rappresentare un’anticipazione di aperture a scenari inediti ma praticabili, a fronte dei considerevoli cambiamenti registrati negli equilibri politici tedeschi degli ultimi anni. Da ultimo, si verificherà quali effetti il caso sarà in grado di produrre sulla stabilità dell’Esecutivo federale e sugli equilibri interni dei soggetti partitici a medio e lungo termine, a pochi mesi dalla Presidenza tedesca del Consiglio  dell’Unione Europea ed a poco più di un anno e mezzo dalle prossime elezioni per il rinnovo del Bundestag, al momento in programma per la fine di settembre 2021… (segue)



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