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NUMERO 21 - 08/07/2020

 P.a. difensiva e scrutinio del Giudice penale

Abstract [It]: Il timore dello scrutinio da parte del Giudice penale spinge i funzionari a limitare la discrezionalità nei procedimenti amministrativi. Questa diffusa prassi – nota come amministrazione difensiva – ha un impatto negativo sull’efficienza, specie se usata nell’ambito delle procedure contrattuali. Fondamentale è, a questo proposito, assicurare una corretta interpretazione delle norme incriminatrici. La cartina al tornasole è costituita dal reato di abuso d’ufficio, la cui formulazione testuale si presta a interpretazioni del Giudice penale contrastanti e, non di rado, fortemente invasive della discrezionalità.

 

Abstract [En]: The fear of verification by the criminal judge pushes officials to limit the discretion in administrative proceedings. This widespread practice - known as defensive bureaucracy – has a negative impact on administrative efficiency, especially if used in public procurement. In this regard, it is fundamental to ensure a correct interpretation of the criminal dispositions regarding public employees in their functions. The bench of proof is represented by the crime of abuse of office: his textual form lends itself to conflicting interpretations by the criminal judge, which are highly invasive of discretionary power.

 

Sommario: 1. Premessa. 2. La fattispecie al vaglio del Giudice penale. Lineamenti delle procedure a evidenza pubblica. 3. L’efficienza delle procedure a evidenza pubblica tra flessibilità e rigidità. 4. “Amministrazione difensiva” quale conseguenza dell’incertezza sanzionatoria. 5. Il caso dell’abuso d’ufficio. 5.1. Il rapporto intercorrente con l’eccesso di potere. 5.2. Presunta precettività dell’art. 97 Cost. e rischio di un’indiretta reintroduzione dell’eccesso di potere. 6. Riflessioni conclusive.



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