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NUMERO 25 - 09/09/2020

 Recensione a A. Di Stasi e L.S. Rossi 'Lo Spazio di libertà, sicurezza e giustizia a vent'anni dal Consiglio europeo di Tampere'

E’ da poco stato pubblicato, a cura di Angela Di Stasi e di Lucia Serena Rossi, il volume dal titolo “Lo Spazio di libertà, sicurezza e giustizia a vent’anni dal Consiglio europeo di Tampere’, Editoriale Scientifica, Napoli, 2020. Le Curatrici sono note studiose e protagoniste del dibattito scientifico sul tema. Angela Di Stasi è Professore ordinario di Diritto dell’Unione europea presso l’Università di Salerno, Titolare della Cattedra Jean Monnet “Judicial Protection of Fundamental Rights in the European Area of Freedom Security and Justice” e Direttrice della Rivista Freedom, Security & Justice: European Legal Studies. Lucia Serena Rossi è Giudice della Corte di giustizia dell’Unione europea e Professore ordinario di Diritto dell’Unione europea presso l’Università di Bologna, Il volume - che costituisce la quarta opera della Collana di Freedom, Security & Justice: European Legal Studies - raccoglie in atti i contributi dei partecipanti al Convegno tenutosi presso l’Università di Salerno il 18-19 ottobre 2019, per fare il punto sull’evoluzione dello Spazio di libertà, sicurezza e giustizia (SLSG) a vent’anni dalla sua configurazione nell’ambito del Consiglio europeo di Tampere. Come evidenziano le Curatrici nella loro introduzione, l’evoluzione dello SLSG deve essere studiata al di là della base normativa del Trattato di Maastricht, tenendo conto dell’essenziale implementazione delle relative disposizioni da parte delle istituzioni dell’Unione e degli Stati membri. Un ruolo importante di chiarificazione e armonizzazione è stato svolto dalla Corte di giustizia dell’Unione, che ha sviluppato rilevanti principi generali, che si estendono a tutto l’ordinamento dell’Unione, con riferimento sia ai diritti fondamentali sia a temi più ampi ad essi connessi, tra i quali le Curatrici ricordano le modalità della cooperazione giudiziaria attraverso il principio del mutuo riconoscimento ed i connessi limiti per la tutela dei diritti fondamentali, la nozione di ‘giudice indipendente’, il principio di autonomia procedurale e le questioni della disapplicazione o dell’interpretazione conforme delle norme nazionali contrastanti con decisioni quadro e, per analogia, con le direttive europee.... (segue)



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