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NUMERO 29 - 21/10/2020

 Accesso civico generalizzato: àrbitri e arbìtri

Abstract [It]: Il contributo analizza in chiave critica la pretesa funzionalizzazione dell’accesso civico generalizzato. Il rischio dell’assunzione di decisioni arbitrarie, tanto amministrative quanto giurisdizionali, suggerisce di evitare operazioni interpretative che, ancorché ispirate dall’esigenza di presidiare il buon andamento dell’amministrazione, vadano ampiamente al di là del diritto positivo. Specifica attenzione è prestata al rilievo “bidirezionale” che assume la buona fede nel dialogo tra l’istante e l’amministrazione nella ridefinizione delle richieste massive.

 

Abstract [En]: The article deals with issues implied by the “functionalization” of the generalized civic access. The risk of arbitrary decisions taken by administrations and by judges suggests avoiding interpretations which (although inspired by reasons of sound administration) go well beyond the actual legal framework. Furthermore, particular attention will be paid to the relevance of the principle of good faith in the assessment of massive requests.

 

Sommario: 1. Alcune premesse al tema della funzionalizzazione dell’accesso civico generalizzato. 2. Il risvolto pratico della vicenda: l’assenza di motivazione e l’arbitrio degli àrbitri. 2.1. Adesione alla teoria della scomposizione tra scopo privato e fine pubblico. Considerazioni sull’applicabilità del public interest test. 3. Una delle possibili conclusioni a margine dello studio: il rischio del sovraccarico amministrativo e il doppio presidio della buona fede in senso oggettivo.



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