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NUMERO 32 - 18/11/2020

 La revoca della cittadinanza e il giudice amministrativo

Abstract [It]: Lo scritto analizza le diverse problematiche di compatibilità costituzionale, comunitaria e con la Convenzione europea dei diritti dell’uomo della nuova ipotesi di revoca della cittadinanza per fatti di terrorismo prevista dall’art. 14, 1° comma lett d) del d.l. 4 ottobre 2018, n. 113, conv. in l. 1° dicembre 2018, n. 132. Vengono anche approfondite le problematiche relative al giudice competente a sindacare l’applicazione della misura e delle conseguenze che tale innovazione importerà sul momento di concessione della cittadinanza.

 

Abstract [En]: The paper analyzes the various issues of constitutional, community and European Convention on Human Rights compatibility of the new hypothesis of revocation of citizenship for acts of terrorism provided for by art. 14, paragraph 1 letter d) of the legislative decree 4 October 2018, n. 113, conv. in l. 1 December 2018, n. 132. The issues relating to the judge competent to review the application of the measure and the consequences that this innovation will have on the moment of granting citizenship are also investigated.

 

Sommario: 1. Le innovazioni in materia di cittadinanza previste dal decreto sicurezza e l’introduzione nel nostro ordinamento della revoca per reati di terrorismo. 2. Il quadro comparatistico e la lotta ai foreign fighters. 3. La (dubbia) compatibilità costituzionale della nuova ipotesi di revoca della cittadinanza. 3.1. La compatibilità con il diritto dell’Unione Europea. 3.2. … con la C.E.D.U. e con altre convenzioni internazionali. 4. Alla ricerca di un giudice per la revoca della cittadinanza: le due possibili letture della disposizione. 5. Funzioni latenti, simboliche e (forse) impreviste della norma.



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