Abstract [It]: L’articolo opera una prima analisi costituzionalistica della formazione del Governo Draghi, proponendosi di evidenziare gli elementi di continuità e discontinuità con la formazione dei Governi Conte I e Conte II, che avevano comportato numerose “anomalie” rispetto alle prassi storicamente vigenti. Si tenterà di argomentare come la formazione del Governo Draghi non abbia rappresentato un ritorno alla “normalità costituzionale”, ma rechi invece i segni delle medesime trasformazioni che avevano caratterizzato la formazione dei primi due Governi della XVIII legislatura.
Abstract [En]: The article analyses the formation of the Draghi Cabinet from a constitutional perspective, in order to highlight the elements of continuity and discontinuity with the formation of the Conte I and Conte II Cabinets that generated several “anomalies” in the historically applicable praxes. The article argues that the formation of the Draghi Cabinet cannot be interpreted as a return to the “constitutional status quo”, as it bears the signs of the same transformations that characterized the formation of the first two Cabinets of the XVIII legislature.
Parole chiave: formazione del Governo; Governo Draghi; Governi Conte; nuove prassi; Presidente del Consiglio
Keywords: Government formation; Draghi Cabinet; Conte Cabinets; new praxes; President of the Council of Ministers
Sommario: 1. Introduzione: le “anomalie” nella formazione dei Governi nella XVIII legislatura. 2. Le nuove prassi nella fase delle consultazioni: mandato esplorativo vincolato e accordo di governo. 2.1. Il consolidamento del mandato esplorativo “vincolato”. 2.2. Il tentativo di definizione di un accordo di governo scritto e pubblico nella fase delle consultazioni. 2.2.1. L’anticipazione della definizione del contenuto dell’accordo di governo dalla fase dell’incarico alla fase delle consultazioni. 2.2.2. La forma dell’accordo di governo e l’ulteriore squarcio del “velo di riservatezza”. 3. La fase dell’incarico tra nuove prassi e (apparente) “normalizzazione costituzionale”. 3.1. Le crisi extra-politiche contingenti e la deriva del sistema dei partiti come giustificazione per il rinvio dello scioglimento delle Camere e per il conferimento di un incarico “al buio”. 3.2. I limiti all’incarico imposti dal Presidente della Repubblica. 3.3. Il conferimento di un incarico “atipico” come fattore di “normalizzazione” del procedimento di formazione del Governo. 3.4. La “ratifica” dell’accordo di governo da parte degli iscritti (sulla piattaforma Rousseau). 4. Le fasi della nomina e del giuramento e l’espansione del ruolo del Presidente del Consiglio incaricato: la tensione tra gli artt. 92 e 95 Cost. e gli artt. 94 e 49 Cost. 5. Conclusioni.
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