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NUMERO 13 - 19/05/2021

 Il contratto di espansione nell’ambito del piano NGEU e delle relazioni industriali italiane

Abstract [It]: Il saggio è finalizzato a svolgere una disamina del contratto di espansione, la cui disciplina è stata riformata nel 2020 (legge di bilancio per il 2021). Il contratto di espansione è inteso come uno strumento ibrido, a impostazione trilaterale (datore di lavoro, sindacato e governo), che permette, da una parte, di assumere giovani con competenze più orientate al futuro strategico industriale italiano-europeo ridisegnato dal Next Generation EU, e, dall’altra, di agevolare l’esodo del personale con competenze non più adeguate o non più adeguabili al contesto di innovazione tecnologica riferibile al Next Generation UE. Tale istituto realizza un fine specifico che si concretizza in una forma di mobilità professionale nel mercato del lavoro. Il che, visto nell’insieme del piano Next Generation EU, rappresenta un punto di non ritorno nelle politiche del lavoro e delle relazioni industriali: si finanzia con il Next Generation EU – direttamente o indirettamente – uno strumento contrattuale che, basato su relazioni industriali (più) formalizzate mediante una norma promozionale, è volto a realizzare misure di politica attiva che strategicamente possono determinare una migliore occupabilità nei settori produttivi ritenuti più importanti (il caso ENI esemplifica questa impostazione).

 

Abstract [En]: The essay is aimed at investigating the so called “contratto di espansione” (CDE), a special firm level collective bargaining agreement. The related legal regime was reformed by means of the 2021 State Budget Law. The CDE allows, on one side, to select/hire young workers with skills that are more suitable with the Next Generations EU/NGEU aims, and, on the other side, to facilitate the transition towards old pension benefits of senior workers with skills that are no longer suitable to the NGEU aims. Such hybrid nature requires a tripartite negotiation (firm, unions, ministry for labor affairs). The CDE, in this viewpoint, is also deemed a measure to buttress forms of labor market mobility. The case study of the CDE bargained in ENI, during the 2021 Spring, is specifically analyzed. The essay encompasses the CDE regime within a broader analysis of the Italian industrial relations system, focusing on the fact that such matter indirectly shows to what extent and how a well pondered legal norm could improve the stability and support the negotiating capacity of the parties at firm level.

 

Parole chiave: contratto di espansione, relazioni industriali, staffetta generazionale, anticipazioni pensionistiche, giovani lavoratori, Next Generation EU, rappresentanza dei lavoratori

Keywords: firm level bargaining agreement, industrial relations, labor market mobility, old age pension benefits, young workers activation, Next Generations EU, workplace representatives

 

Sommario: 1. L’orizzonte europeo in cui si pone la recente riforma del contratto di espansione. La coscienza delle relazioni industriali e del diritto che le regola. Introduzione e posizione del problema. 2. La disciplina. Intersecazioni necessarie tra l’assetto Next Generation EU e le regole giuslavoristico-previdenziali. 3. Alcuni problemi applicativi. Certificazione del diritto alla pensione. Contrattazione collettiva di procedimentalizzazione.   4. Il contratto ENI. Caso di studio sull’attuazione della staffetta generazionale e della relativa impostazione di anticipo pensionistico. Analisi costi/benefici e prospettive pratiche dell’istituto. 5. Osservazioni conclusive. 



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