-, Sentenza del 26/03/2021, La Corte si pronuncia sulla violazione di diritti di Vicky Hernández donna transgender e attivista dei diritti delle persone LGBTI.

Nella notte del 29 giugno 2009 nella città di San Pedro Sula si dichiarò il coprifuoco nel contesto del colpo di stato avvenuto nel Paese. Vicky Hernández, che si era incontrata con due amiche nella strada, sfuggiva ad un tentativo di arresto. Il giorno dopo veniva trovato il corpo senza vita della Hernández. A seguito di ciò lo Stato avviava delle indagini che, però, al momento della presentazione del ricorso alla Corte interamericana non si erano ancora concluse. La Corte riconosce la responsabilità dello Stato per violazione del diritto alla vita della ricorrente poiché ritiene sussistere indizi sufficienti della partecipazione di agenti statali all’omicidio della Hernández. In particolare la Corte si riferisce al fatto che: l’uccisione è avvenuta mentre nelle strade c’era una forte presenza di agenti di polizia a causa del coprifuoco; esisteva un contesto generalizzato di violenza nei confronti delle persone LGBTI e in particolare delle donne trans, violenze che vedevano spesso protagoniste le forze di polizia; dalla data della morte della ricorrente e del colpo di stato si è registrato un incremento delle violenze e uccisioni associate all’identità di genere; la vittima era stata più volte oggetto di violenze da parte delle forze di polizia e vi erano testimonianze del fatto che la sera del 29 giugno queste ultime avevano cercato di arrestarla; esiste un contesto generale di impunità nei confronti di atti di violenza contro le donne trans come dimostrano le inadeguate indagini condotte nel caso di specie. Inoltre, la Corte riconosce anche la violazione del diritto alle garanzie giudiziali e alla protezione giudiziali, proprio per le indagini non adeguate, nonché del diritto alla vita privata, alla libertà di espressione, all’uguaglianza e non discriminazione e, in generale, del diritto all’identità di genere e ciò come conseguenza dell’omicidio della Hernández, a causa delle indagini ad esso relative e nel quadro giuridico generale dell’Honduras che non ha riconosciuto l’identità di genere della vittima.