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NUMERO 5 - 09/02/2022

 Considerazioni sul criterio di qualificazione dei consorzi stabili negli appalti pubblici c.d. del 'cumulo alla rinfusa'

Abstract [It]: Il criterio c.d. del “cumulo alla rinfusa”, ovvero la possibilità per i consorzi stabili di qualificarsi nelle gare di affidamento di appalti pubblici utilizzando i requisiti delle proprie consorziate, è il protagonista di una storia travagliata, costellata di confusi, a volte contraddittori, interventi normativi e di contrastanti interpretazioni dottrinarie e giurisprudenziali. L’ultimo tratto di questa storia è segnato dal D.L. 18 aprile 2019, n. 32 (c.d. “sblocca cantieri”) e da un obiter dictum della sentenza dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato 18 marzo 2021, n. 5. Il saggio, muovendo da un rapido cenno all’istituto del consorzio stabile, ripercorre questa storia, per poi analizzare con considerazioni (assai) critiche la citata pronuncia dell’Adunanza Plenaria nella parte in cui l’alto consesso esplica la sua funzione nomofilattica (anch’essa comunque rilevante per l’oggetto della presente indagine) e argomentare perché, invece, l’obiter dictum colga il portato dell’ultimo intervento del legislatore.

 

Title: Considerations on the qualification criterion for stable consortia in public procurement, so-called "cumulation in bulk"

Abstract [En]: The criterion of the “reliance on the capacities of other entities”, the so-called the “cumulo alla rinfusa” i.e., the possibility for permanent consortiums to qualify in public procurement tenders using the requirements of their members, is the protagonist of a tormented story, studded with confused, sometimes contradictory, legal measures and with conflicting doctrinal and jurisprudential interpretations. The last section of this story is highlighted by the D.L. 18 April 2019, n. 32 (the so-called “sblocca cantieri”) and by an obiter dictum of the judgment of the State Council Plenary Assembly of 18 March 2021, n. 5. This paper retraces this story by starting with a quick nod to the institute of the permanent consortium. Then, it analysis and provides (very) critical considerations on the above-mentioned ruling of the Plenary Session expressly, the part in which the High Assembly fulfils its nomophilactic function (also relevant to the subject of this research) and argues why, instead, the obiter dictum captures the result of the last intervention made by the Legislator.

 

Parole chiave: Consorzio stabile, cumulo alla rinfusa, Consiglio di Stato, Adunanza Plenaria, interpretazione, contrasto giurisprudenziale

Keywords: Permanent consortium, reliance on the capacities of other entities­, State Council, Plenary Session, legal interpretation, jurisprudential contrast

 

Sommario: 1. Premessa. 2. Il consorzio stabile. 3. La “travagliata” storia del criterio di qualificazione c.d. del “cumulo alla rinfusa”. 4. Segue. Il sistema introdotto dal «nuovo» codice dei contratti ante correttivo. 5. Segue. L’art. 47, comma 2, post correttivo. 6. Segue. La sentenza dell’Adunanza Plenaria n. 5 del 2021. 7. Segue. Considerazioni critiche sulla sentenza dell’Adunanza Plenaria. 8. La disciplina vigente del “cumulo alla rinfusa”. 9. Segue. Il primo comma dell’art. 47. 10. Segue. Il secondo comma dell’art. 47. 11. Segue. Il comma 2-bis dell’art. 47. 12. Conclusioni.



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