In un contesto in cui le statistiche elaborate dall’European Institute for Gender Equality (EIGE) dimostrano che per l’Italia la riduzione del divario di genere, soprattutto a livello occupazionale, produrrebbe un aumento consistente del PIL nazionale e della domanda di servizi, e dunque di offerta di lavoro, oltre all’aumento notevole dei consumi, l’imperativo d’obbligo dovrebbe essere quello di investire nel lavoro delle donne, poiché questo, secondo l’agenda ONU2030, dovrebbe favorire la futura doppia transizione digitale ed ecologica... (segue)