Abstract [It]: Il fine del presente saggio è quello di indagare le modalità attraverso le quali la Regione Umbria persegue lo scopo di armonizzare l’esercizio della propria funzione legislativa con le necessità di adeguamento della normativa regionale al diritto prodotto dall’Unione europea. Tali necessità sono venute ad addensarsi in modo crescente a seguito della Riforma del Titolo V (2001) e delle connesse evoluzioni legislative di rango sub-costituzionale (si pensi, in primis, alla legge ordinaria dello Stato 5 giugno 2003, n. 131 e alla legge 24 dicembre 2012, n. 234). Si tratta di un processo di innovazione che ha determinato “a cascata” un ripensamento marcatamente ampliativo (sia dal punto di vista quantitativo, sia da quello qualitativo) della varietà di fonti, disposizioni e strumenti normativi e procedurali coinvolti, a livello sub-statatale, nell’attuazione e nel recepimento del diritto prodotto dall’Unione europea da parte delle Regioni italiane: basti pensare agli Statuti c.d. «di seconda generazione», alle leggi di procedura e alle leggi regionali europee annuali. A seconda delle modalità attraverso cui si prevede il ricorso alle accennate innovazioni strumentali e procedurali, due sono i modelli che emergono nel panorama regionale italiano: il modello periodico e il modello saltuario. Al modello di tipo periodico è riconducibile il caso umbro, centro dell’approfondimento qui offerto. L’analisi intrapresa ha inteso esaminare le specificità del recepimento di questo modello nel contesto dell’esercizio della funzione legislativa della Regione Umbria precipuamente alla luce di due ambiti di osservazione. Da un lato, quello delle norme positive che lo regolano, ponendo così l’attenzione sulle disposizioni emergenti dalle varie fonti coinvolte (Statuto, legge regionale di procedura, Regolamento interno dell’Assemblea legislativa), muovendosi dai principi ai fondamenti procedurali della c.d. “fase discendente”. Dall’altro, con riguardo allo stato di implementazione degli strumenti normativi e procedurali previsti (in particolare della legge annuale europea e della sessione europea). Quanto emerso da tali ambiti di osservazione confluirà, in ultimo, in dei rilievi conclusivi volti a identificare delle priorità operative che dovrebbero, ragionevolmente, orientare corrispondenti azioni mirate da parte del legislatore umbro nel breve e medio periodo.
Title: The exercise of the legislative function of the Region of Umbria to the test of adaptation to the European Union legislation
Abstract [En]: The purpose of this essay is to investigate the ways in which the Umbria Region pursues the aim of harmonizing the exercise of its legislative function with the need to adapt regional legislation to the law produced by the European Union. These needs have become particularly pressing following the Reform of Title V (2001) and the related legislative changes of a sub-constitutional rank (think, first of all, of the ordinary law of the State of 5 June 2003, no. 131 and the law of 24 December 2012, no. 234). It was a process of innovation that led to a profound rethinking - markedly broad (both from a quantitative and a qualitative point of view) - of the variety of normative sources, provisions and regulatory and procedural instruments involved, at the sub-state level, in the implementation and transposition of the law produced by the European Union: just think of the so-called Statutes of "Second generation", the (regional) procedural laws, and the annual (regional) European laws. Depending on the modalities through which the use of the aforementioned instrumental and procedural innovations is regulated, there are two models that emerge in the Italian regional panorama: the 'periodic' model and the 'occasional' model. The Umbrian case, the focus of the study offered here, shows the typical features of the periodic model. The analysis undertaken aimed at examining the specifics of the implementation of this model in the context of the exercise of the legislative function of the Umbria Region, especially in the light of two areas of observation. On the one hand, that of the positive rules that regulate it, thus placing attention on the provisions emerging from the various sources involved (Statute, regional procedural law, Internal Regulations of the Legislative Assembly), moving from the principles to the procedural foundations of the "descending phase". On the other hand, with regard to the state of implementation of the regulatory and procedural instruments provided (in particular of the ‘annual European law’ and the ‘European session’). Ultimately, what emerged from these areas of observation will flow into conclusive remarks aimed at identifying operational priorities that should reasonably guide corresponding targeted actions implementable by the Umbrian legislator in the short and medium term.
Parole chiave: Regione Umbria; adeguamento al diritto eurounitario; recepimento della normativa europea; funzione legislativa regionale; fase discendente
Keywords: Umbria Region; adaptation to EU law; transposition of European legislation; regional legislative function; descending phase
Sommario: 1. Introduzione. La dimensione europea della Regione Umbria. 2. Lo Statuto. Dai principi ai fondamenti procedurali della “fase discendente”. 3. La legge di procedura (legge reg. 11 luglio 2014, n. 11). 4. Il Regolamento interno dell’Assemblea legislativa. 5. I cardini del modello periodico umbro: la legge europea e (segue)… 6. … La sessione europea. 7. Lo stato di implementazione degli strumenti normativi e procedurali previsti: un caso di attuazione parziale del modello periodico. 8. Rilievi conclusivi. Identificare le priorità del caso umbro: verso la messa a sistema delle norme esistenti.
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