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NUMERO 5 - 22/02/2023

 La Carta di Nizza e la tutela multilivello dei diritti sociali

Abstract [It]: Il saggio affronta, con riferimento all’accesso degli stranieri a talune prestazioni sociali, il “problema” della c.d. doppia pregiudizialità. Un problema che si pone ogniqualvolta una legge interna confligga non solo con un diritto costituzionalmente garantito, ma anche con l’analogo diritto sancito dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. In queste circostanze è il giudice comune a dover scegliere – senza troppi vincoli e preclusioni - la strada per risolvere l’antinomia (sia questa l’instaurazione di un giudizio di legittimità costituzionale, il rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia oppure, ricorrendone i presupposti, la “non applicazione” della norma interna). Il saggio, oltre a illustrare alcune criticità di un modello processuale sempre più fluido, prova a ipotizzare alcuni criteri volti a separare le antinomie di “rango” effettivamente costituzionale (risolvibili attraverso il sindacato accentrato della Corte costituzionale) da quelle tutto sommato più “fisiologiche” (risolvibili attraverso il sindacato diffuso dei giudici comuni).

 

Title: The Nice Charter and the multilevel protection of social rights

Abstract [En]: The essay discusses, with regard to foreigners’ access to certain social welfare benefits, the “problem” of so-called dual preliminarity. A problem that arises whenever a domestic law conflicts not only with a constitutionally guaranteed right, but also with the similar right enshrined in the Charter of Fundamental Rights of the European Union. In these circumstances, it is the common judge who has to choose - without too many constraints and preclusions - the way to resolve the antinomy (be it the introduction of a judgment of constitutional legitimacy, the preliminary referral to the Court of Justice or, if the conditions are met, the “non-application” of the domestic rule). The essay, besides illustrating some criticalities of an increasingly fluid procedural model, tries to hypothesize some criteria intended to separate antinomies of truly constitutional “rank” (resolvable through the centralized review of the Constitutional Court) from those that are after all more “physiological” (resolvable through the widespread review of the common courts).

 

Parole chiave: Corte costituzionale, Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, Diritti sociali europei, sindacato di costituzionalità

Keywords: Italian Constitutional Court, Charter of Fundamental Rights of the European Union, European social rights, judicial review of legislation

 

Sommario: 1. Le prestazioni sociali come terreno di scontro tra ordinamenti. 2. Il conflitto tra ordinamenti tra sindacato diffuso e spinte accentratrici. 3. Il diverso trattamento giuridico del medesimo divieto di discriminazione. 3.1. (segue). Quando il divieto è parametro interposto. 3.2. (segue). Quando il divieto è norma provvista di effetti diretti. 4. Alcune contraddizioni di un modello processuale sempre più fluido. 5. La capacità parametrica della CDFUE. 6. Le buone ragioni (anche sostanziali) del sindacato diffuso. 7. Una vecchia questione mai risolta: la natura del processo costituzionale. 8. Nel solco del diritto processuale vigente: trattare la CDFUE come tutti gli altri parametri.



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