Siamo stati invitati in primo luogo ad esprimerci sulla questione del metodo, sugli strumenti più opportuni per far maturare un consenso. Da un lato occorre evitare eccessi di minimalismo: quando si prospetta un intervento con un certo grado di complessità, non meramente chirurgico, affidare l’avvio di un processo agli strumenti ordinari, le Commissioni Affari costituzionali, è inopportuno, giacché la materia verrebbe incardinata in una sede dove di norma le posizioni di maggioranza e opposizioni sono fisiologicamente alternative... (segue)