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NUMERO 15 - 28/06/2023

 Quando il dissesto si nasconde nei dettagli

Abstract [It]: Nel contesto della necessità di riformare il Titolo VIII del TUEL, il saggio si concentra sul profilo della tutela dei creditori dei Comuni in dissesto, attualmente equiparata a quella prevista per il fallimento degli imprenditori, e che nella prassi produce spesso “dissesti a catena”. L’analisi della giurisprudenza più recente della Corte costituzionale, della Corte dei conti e del Consiglio di Stato suggerisce la necessità di rivedere tale equiparazione (e il sottostante bilanciamento), alla luce della riforma del Titolo V Cost. e per garantire un effettivo risanamento delle criticità finanziarie dei Comuni.

 

Title: 'When insolvency is in the details'. Municipalities' financial distress and creditor protection: a balancing to be reassessed

Abstract [En]: Whilst awaiting the needed reform of the Title VIII of the TUEL, the essay focuses on the discipline of credits owed by municipalities in financial difficulties. The current regulation follows the one provided in the bankruptcy of entrepreneurs, causing, in practice, frequent “chain failures” of municipalities. The analysis performed on the most recent case law of the Constitutional Court, the Court of Auditors, and the Council of State suggests the need to review this piece of legislation in light of the 2001 reform of Title V of the Constitution and to ensure the effective recovery of municipalities facing financial distress.

 

Parole chiave: riforma TUEL; dissesto dei Comuni; tutela dei creditori; giurisprudenza costituzionale; principio autonomista

Keywords: TUEL reform; municipalities’ financial distress; creditors protection; Constitutional case law; principle of self-government

 

Sommario: 1. Il contesto: la necessità di una riforma del Titolo VIII del TUEL. 1.1. I ripetuti moniti della Corte costituzionale. 2. Il progetto di riforma della XVIII Legislatura (AC 3149). 3. Quando il dissesto si nasconde nel dettaglio: ente in criticità finanziaria e tutela dei creditori. 3.1. I dubbi del Consiglio di Stato sulla legittimità dell’art. 248, co. 4, TUEL. 3.2. La sentenza n. 219/2022 della Corte costituzionale: un rigetto con “invito” al legislatore. 4. De iure condendo: un bilanciamento da rivalutare. 4.1. (segue) Qualche spunto dalla giurisprudenza amministrativa e contabile. 5. Conclusioni. Una piccola modifica della legge, un grande passo per la tutela delle autonomie.



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