La ringrazio Illustrissimo Presidente, soprattutto per l’onore che ha voluto concedermi con l’invito a rivolgere, a nome degli avvocati del libero foro che patrocinano davanti a questa Ecc.ma Corte, il tradizionale saluto di benvenuto ai due nuovi Giudici costituzionali che hanno da pochi giorni iniziato il loro mandato.
Mi consenta, sig. Presidente, di rivolgere innanzitutto uno speciale omaggio al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha tempestivamente esercitato il proprio potere di nomina dei giudici costituzionali individuando due figure di così alto profilo scientifico, culturale e istituzionale e confermando così, ancora una volta, le ragioni e la lungimiranza di chi volle intestare al Capo dello Stato un simile potere proprio al fine di dare solidità ed equilibrio alla composizione della Corte mediante la scelta di personalità di altissima qualificazione – e, nel caso di specie, entrambe particolarmente sensibili, nelle loro diverse expertise, alle grandi questioni giuridiche dell’attualità anche a livello transnazionale – come tali capaci di interpretare la Costituzione come autentica “casa comune”, come pactum societatis in continua evoluzione chiamato a “includere” anziché a “escludere”, perché in esso si esprimono (e devono sempre potersi esprimere) gli elementi identitari comuni (civili, politici, sociali e culturali) in cui si riconosce una determinata collettività in un dato momento storico.
Debbo riconoscere che è compito davvero arduo pretendere in qualche minuto di “presentare” o anche solo di ripercorrere nella loro interezza i profili curriculari dei due nuovi Giudici costituzionali, entrambi autorevolissimi accademici – nei rispettivi campi di ricerca, di studio e d’insegnamento – ma anche portatori, entrambi, di una ricchissima e variegata esperienza “sul campo” al servizio delle istituzioni pubbliche nazionali e non solo.
Dovendo operare una necessaria selezione e con l’auspicio di non risultare, per questo, eccessivamente penalizzante, mi limiterò a “cogliere fior da fiore” – per così dire – solo alcuni degli elementi che a mio personale giudizio appaiono tra i più qualificanti... (segue)
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