Abstract [It]: Apparentemente, i rapporti tra i Garanti regionali per l’infanzia e l’adolescenza, tradizionalmente intesi come organi di soft power, e potere giudiziario, al contrario, un vero e proprio potere dello Stato, sono deboli, quasi insignificanti. Muovendo dal valore della tutela non giurisdizionale dei diritti, il presente saggio vuole provare a evidenziare come in uno scenario di sovranità condivisa, i Garanti regionali sono soggetti ulteriori che affiancano l’autorità giudiziaria nella tutela dei diritti dell’infanzia. Tre, in particolare, gli ambiti analizzati: un primo, quello ex ante rispetto all’intervento dell’autorità giudiziaria, nel quale vi possono essere spazi per i Garanti nella tutela non giurisdizionale dei diritti; un secondo che, invece, guarda alla fase in cui l’autorità giudiziaria è pienamente in action, quella processuale, nella quale i Garanti possono assumere il ruolo di rappresentanti degli interessi dell’infanzia; una terza, infine, che guarda al ruolo che i Garanti possono svolgere a seguito delle recenti riforme del sistema giudiziario, in particolare quella sulla composizione del nuovo tribunale che si occuperà dei minori e sulla giustizia riparativa.
Title: The relationship between the regional Childhood and Adolescence Guarantors and the judicial authority. Reflections on the non-judicial protection of rights and representation of minors' interests
Abstract [En]: Apparently, the relationship between Regional Authorities for Children and Adolescents - traditionally understood as soft power bodies – and the judiciary – which, on the contrary, is an actual branch of State power – is weak, almost insignificant. Building on the value of the non-judicial protection of rights, this paper aims to show how, in a scenario of shared sovereignty, Regional Authorities can represent additional entities that work alongside the judiciary in protecting children's rights. In particular, three main areas have been analyzed. The first area relates to the possibility for the Regional Authorities to act for the non-judicial protection of rights before the intervention of the judiciary. The second area focuses on the phase in which the judiciary is fully in action, i.e. the phase of ongoing judicial proceedings, when the Regional Authorities can play the role of representatives of children's interests. Finally, a third area of research focuses on the role that the Regional Authorities can play in the light of recent reforms of the judicial system, most notably with regard to the composition of the new Court that will deal with children and to restorative justice.
Parole chiave: tutela non giurisdizionale dei diritti; rappresentanza dei minori; pluralismo istituzionale; giudice specializzato in ambito minorile; rete socio-istituzionale sul territorio
Keywords: non-judicial protection of rights; representation of children’s interests; institutional pluralism; specialized judge for children; socio-institutional network on territory
Sommario: 1. Premessa. 2. Le virtù della tutela non giurisdizionale dei diritti. 2.1. L’ambito minorile quale luogo privilegiato per le tutele non giurisdizionali. 3. I Garanti regionali nel processo: spazi per una rappresentanza dei minori. 3.1. I Garanti regionali legittimati a costituirsi parte civile nel processo penale. 3.2. Gli “spazi” nel nuovo processo costituzionale. 4. Prospettive legate alle riforme della giustizia in itinere: a) La trasformazione dell’attuale Tribunale per i minorenni e la composizione dei futuri organi giudicanti; b) la giustizia che “ricuce” in luogo della giustizia che punisce: i nuovi fronti della giustizia riparativa. 5. Spunti conclusivi.
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