OMISSIS contro Ministero dell’Interno (Avvocatura Generale dello Stato), per l’accertamento del diritto all'accesso civico generalizzato esercitato con l'istanza presentata, parzialmente soddisfatta e per l’annullamento del diniego all’accesso civico generalizzato emesso dal RPCT e di ogni atti presupposto con ordine al Ministero dell'Interno il rilascio di copia telematica del documento denegato
Accesso civico generalizzato – Atto amministrativo generale – Esclusione – Atto preparatorio - Diniego – Legittimità
La vicenda in esame trae origine dal ricorso avverso il diniego di accesso civico generalizzato alla nota del Ministero dell’Interno con cui è stata richiesta alla Presidenza del Consiglio dei Ministri la deliberazione dello stato di emergenza nazionale relativo all’eccezionale flusso di migranti sul territorio nazionale attraverso le rotte migratorie.
L’Amministrazione ha fornito le informazioni relative all’individuazione e alla capienza delle strutture destinate alle procedure di frontiera con trattenimento, rigettando tuttavia la domanda nella parte in cui veniva richiesta l’ostensione della nota. Ad analoghe conclusioni è giunto in sede di riesame il Responsabile prevenzione della corruzione e della trasparenza del dicastero, RPCT.
Il rigetto dell’istanza da parte dell’Amministrazione è motivato sulla base della considerazione che la documentazione richiesta, prodromica alla successiva delibera del Consiglio dei Ministri di dichiarazione dello stato di emergenza nazionale, rientra nella categoria degli atti per i quali l’accesso è escluso, ai sensi del combinato disposto degli artt. 5-bis, comma 3, del d.lgs. n. 33/2013 e 24, comma 1, lett. c), della legge n. 241/1990 in forza dei quali non sono ostensibili "i documenti e gli atti amministrativi, diversi da quelli ufficialmente pubblicati, che afferiscono alla formazione di atti normativi, amministrativi generali e di pianificazione e di programmazione”, tra cui si annoverano le direttive del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Atto amministrativo generale, nel caso di specie, è la Delibera del Consiglio dei Ministri di dichiarazione dello stato di emergenza nazionale ai sensi dell’art. 24 del D.Lgs. 1/2018, del quale la relazione in oggetto è atto prodromico.
Tale Delibera si connota, infatti, per svolgere una funzione provvedimentale tipica dell’atto amministrativo generale. Essa adempie alla funzione del provvedere e si differenzia dall’atto normativo, che adempie alla funzione del disporre. Si tratta di un atto preordinato alla cura di un interesse pubblico concreto e puntuale e, pertanto, destinato a regolare una vicenda determinata, i cui destinatari sono soggetti indeterminabili a priori e determinabili soltanto a posteriori, ossia al momento dell'applicazione. L’atto amministrativo generale non ha natura di atto normativo in quanto non dispone regole astratte ed innovative dell’ordinamento, diversamente dall’atto normativo, come il regolamento.