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NUMERO 28 - 20/11/2024

 Quando le autocrazie sfidano la forma di stato liberal-democratica: riflessioni a margine del recente “editto” russo

Abstract [It]: Il presente contributo, partendo dal decreto del Presidente Putin del 19 agosto 2024 n. 702, che permette agli apolidi e a tutti i cittadini stranieri che vogliano sfuggire dagli ideali neoliberisti promossi nei loro Paesi di stabilirsi in Russia, vuole esaminare le varie riforme che si sono succedute dal 2019 alla legge sulla cittadinanza e sul fronte della politica migratoria al fine di evidenziare una crescente divisione ideologica tra l’Occidente e un mondo conservatore che rifiuta il liberalismo. Iniziando dalla constatazione che per studiare le esperienze politiche contemporanee è utile spostare il focus dal concetto tradizionale di “stato” a quello di “ordinamento giuridico”, inteso come l’atteggiarsi concreto del rapporto tra potere pubblico e libertà privata, la riflessione si concentra sulle forme politiche liberali e illiberali. Questa analisi riflette la convinzione che la Federazione russa, sotto il regime di Putin, rappresenta una forma di autocrazia illiberale, in cui la difesa dei “valori tradizionali” e la retorica del sovranismo si pongono in contrasto con i principi del liberalismo.

 

Title: When autocracies challenge the liberal-democratic state form: remarks on the recent Russian “edict”

Abstract [En]: Starting with President Putin’s Decree No. 702 of 19 August 2024, which allows stateless persons and all foreign citizens who wish to escape the neoliberal ideals promoted in their countries to settle in Russia, this paper aims to examine the various reforms that have taken place since 2019 to the citizenship law and on the migration policy front in order to highlight a growing ideological divide between the West and a conservative world that rejects liberalism. Beginning with the observation that in order to study contemporary political experiences, it is useful to shift the focus from the traditional concept of the ‘state’ to that of the ‘legal system’, understood as the concrete attitude of the relationship between public power and private freedom, the reflection focuses on liberal and illiberal political forms. This analysis reflects the conviction that the Russian Federation, under the Putin regime, represents a form of illiberal autocracy, in which the defence of ‘traditional values’ and the rhetoric of sovereignism are at odds with the principles of liberalism.

 

Parole chiave: Federazione russa, “editto” di Putin, cittadinanza, politiche migratorie, sovranismo, liberalismo, valori tradizionali, forme di stato

Keywords: Russian Federation, Putin’s “edict”, citizenship, migration policies, sovereignty, liberalism, traditional values, forms of state

 

Sommario: 1. Dallo stato socialista come transizione allo stato autoritario come modello. 2. La costruzione di una “roccaforte dei valori tradizionali”: il nuovo ukaz del Presidente Putin. 3. L’ottenimento della cittadinanza della Federazione russa. 4. I tasselli di un puzzle disegnato per dare una nuova patria ai cittadini occidentali. 4.1. La naturalizzazione extraterritoriale russa. 4.2. La concessione di permessi di soggiorno temporanei come un rinnovato strumento per gestire le politiche migratorie? 4.3. Il richiamo dei compatrioti residenti all’estero. 5. Dall’Impero sovietico all’Impero putiniano. 6. La competizione tra forme di stato come tema costituzionale.



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