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NUMERO 7 - 02/04/2008

 Nel ricordo di Carlo Mezzanotte e di Sergio Panunzio

Ci stavamo apprestando a ricordare i tre anni della scomparsa di Sergio Panunzio, quando la sorte ha voluto repentinamente sottrarre alla famiglia, agli amici ed alla comunità scientifica anche Carlo Mezzanotte: due amici e maestri che tanto hanno contribuito alla crescita del diritto costituzionale e i cui destini si sono ancora una volta incrociati. “Federalismi” ha chiesto ad Antonio Baldassarre e a Paolo Ridola di ricordare sul prossimo numero, rispettivamente, Carlo Mezzanotte e Sergio Panunzio: ma è per me difficile sottrarmi a qualche riga di ricordo immediato.

Con Carlo e Sergio - più grandi di me di poco più di dieci anni, ma già affermati studiosi quando io iniziavo il mio percorso accademico - vi era ormai una lunga e profonda consuetudine e amicizia. A Sergio mi legava, oltre che il passato perugino, la passione per la vela (anche lì, Lui era un Maestro e io un principiante); in Sergio mi affascinava la sua nobiltà d'animo,  la sua capacità di ascolto, la convinzione profonda della bontà dei valori a cui Lui faceva riferimento;  di Sergio non potrò mai dimenticare la sua capacità di leadership discreta e inclusiva che aveva esercitato in alcune sedi associative (sia il gruppo dell’Osservatorio costituzionale, in cui Lui aveva saputo raccogliere e tenere insieme un gruppo di colleghi romani, spesso portati invece a disperdersi; sia l’Associazione dei costituzionalisti, da Lui presieduta nel  triennio 2000-2003); di Sergio ammiravo la sua brillante attività di difensore delle Regioni in Corte costituzionale; e apprezzavo sia i suoi lavori più risalenti (Regolamenti della Corte costituzionale, Cedam, Padova, 1970; e Sciopero ed indirizzo politico, Arti grafiche Pedanesi, Roma, 1974: quanto aveva ragione!), sia i suoi studi più recenti sul ruolo dell’Europa nella tutela dei diritti fondamentali e sulla revisione costituzionale.

Il mio rapporto intellettuale con Carlo era nato quasi trent’anni fa quando Sandulli mi aveva onorato chiedendomi di recensire per “Diritto e società” il fondamentale lavoro di Carlo “Il giudizio sulle leggi. Le ideologie del Costituente”: dopo aver avuto il privilegio di averne una copia e dopo averlo lungamente letto e riletto, avevo osato scrivere qualche riflessione che Sandulli pubblicò nel 1981. E di Carlo non posso non ricordare le giornate passate insieme durante le vacanze di Natale del 1994 per scrivere – in un fecondissimo scambio intellettuale – la memoria difensiva per il referendum elettorale del 1995 (poco prima, Carlo aveva svolto la relazione su Referendum e legislazione, al Convegno nazionale dell’A.I.C., Democrazia maggioritaria e referendum, Siena, 3-4 dicembre 1993). O le critiche durissime che mi rivolse quando presentai, per la Regione Lombardia, un conflitto di attribuzione contro le sentenze di inammissibilità dei referendum nel 1997. O ancora le discussioni serrate in cui ci intrattenevamo, prima e dopo, sul principio di sussidiarietà legislativa, che lui utilizzò nella storica sentenza n. 303 del 2003. O, infine, il dissenso che ci divise sulla ammissibilità dei recentissimi referendum elettorali.

Non è certo questa la sede per ripercorrere il loro contributo intellettuale e culturale: per Sergio ciò è in parte già avvenuto con il volume a cura di F. Cerrone e M. Volpi, Sergio Panunzio. Profilo intellettuale di un giurista, Jovene editore, Napoli, 2007; per Carlo vi saranno sicuramente occasioni importanti per raccogliere i suoi scritti e per ragionare sul contributo che diede alla dottrina ed alla giurisprudenza costituzionale.

Nella morte, dinnanzi a Dio e agli uomini, siamo tutti eguali: perché eguali Iddio ci volle e perché la dignità dell’uomo è tale solo se è eguale dignità per tutti gli uomini e le donne. Compito di ognuno di noi, in questo viaggio terreno, è quello di far fruttare i tanti o pochi talenti che ebbe in sorte. Carlo e Sergio ne ebbero tanti e, per nostra fortuna, li hanno fatti fruttare: oggi ci chiedono di non disperdere i frutti della loro attività.
 
Roma, 26 marzo 2008



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