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NUMERO 8 - 17/04/2008

 I dati delle primarie Usa al 1° Aprile 2008: ripartizione per Stati e suddivisione per tipologia di delegati e di assegnazione

 

 

Barack OBAMA

Hillary CLINTON

Superdelegati ancora incerti

Totale per Stato

 

Delegati

Superdelegati

Delegati

Superdelegati

 

ufficialmente assegnati

non ancora uffic. assegnati

ufficialmente assegnati

non ancora uffic. assegnati

Iowa[1]

0

25

3

0

14

3

6

57

New Hampshire[2]

9

 

3

9

 

2

3

30

Michigan

0

 

0

0

 

0

0

0

Nevada

0

13

2

0

12

2

4

33

South Carolina[3]

25

 

2

12

 

2

5

54

Florida

0

 

0

0

 

0

0

0

Alabama

27

 

1

25

 

3

4

60

Alaska

0

9

1

0

4

1

3

18

American Samoa

1

 

0

2

 

4

2

9

Arizona

25

 

3

31

 

4

4

67

Arkansas

8

 

0

27

 

10

2

47

California

167

 

13

203

 

29

29

441

Colorado[4]

0

33

4

0

13

4

8

71

Connecticut

26

 

7

22

 

1

4

60

Delaware

9

 

0

6

 

3

5

23

Democrats abroad[5]

4,5

 

2

2,5

 

1

1

11

Georgia

61

 

7

26

 

2

7

103

Idaho

0

15

3

0

3

0

2

23

Illinois

104

 

24

49

 

0

8

185

Kansas

15

8

3

6

3

1

5

41

Massachusetts

38

 

10

55

 

9

9

121

Minnesota

48

 

9

24

 

3

4

88

Missouri

36

 

4

36

 

4

8

88

New Jersey

48

 

4

59

 

10

6

127

New Mexico

12

 

2

14

 

5

5

38

New York

93

 

1

139

 

41

7

281

North Dakota

0

8

6

0

5

0

2

21

Oklahoma

14

 

1

24

1

0

7

47

Tennessee

22

6

4

35

5

4

9

85

Utah

14

 

1

9

 

2

3

29

Louisiana

34

 

1

22

 

3

6

66

Nebraska

11

5

4

5

3

0

3

31

Virgin Islands

3

 

2

0

 

1

5

9

Washington

0

53

4

0

25

5

10

97

Maine

0

15

2

0

9

1

7

34

Distr. of Columbia

12

 

7

3

 

11

4

37

Maryland

22

20

6

16

12

11

12

99

Virginia

54

 

4

29

 

6

8

101

Hawaii

9

5

1

4

2

2

6

29

Wisconsin

34

8

9

29

3

2

7

92

Ohio

66

 

4

75

 

2

14

161

Rhode Island

8

 

2

13

 

6

3

32

Texas

61

38

10

65

29

12

13

228

Vermont

9

 

5

6

 

1

2

23

Wyoming

4

3

2

3

2

0

4

18

Mississippi

19

 

3

14

 

0

4

40

Pennsylvania

 

 

5

 

 

13

12

188

Guam

 

 

0

 

 

2

3

9

Indiana

 

 

1

 

 

4

7

84

North Carolina

 

 

4

 

 

1

14

134

West Virginia

 

 

2

 

 

2

7

39

Kentucky

 

 

1

 

 

3

5

60

Oregon

 

 

1

 

 

2

10

65

Puerto Rico

 

 

2

 

 

3

3

63

Montana

 

 

1

 

 

0

7

24

South Dakota

 

 

6

 

 

0

2

23

SUBTOTALI

1152,5

264

209

1099,5

145

243

340

 

 

TOTALE OBAMA: 1625,5

(1416,5 delegati +

209 superdelegati)

TOTALE CLINTON: 1487,5

(1244,5 delegati +

243 superdelegati)

 

 

 

Fonte: Elaborazione a partire da dati CNN e The New York Times.

 

Nota: Difficoltà nel computo dei delegati nelle primarie USA 2008

 

Fra le non poche peculiarità che hanno caratterizzato la gara delle primarie Usa 2008, una – e non la minore – è stata quella concernente il computo dei delegati democratici assegnati nelle varie fasi della corsa. Come infatti è stato da più parti evidenziato, non vi sono stati finora due media internazionali che abbiano riportato lo stesso risultato: il che, in una contesa aperta com’è quella attuale, ha provocato talora imbarazzo e difficoltà nei commentatori e negli osservatori della politica statunitense (per fare un esempio familiare: ancora vari giorni dopo il Super Tuesday era ampiamente dibattuta la questione su chi ne fosse stato il reale vincitore).

Le ragioni di tali divergenze sono essenzialmente due. La prima ha a che vedere con il procedimento di assegnazione dei delegati. Il punto è che mentre nella gran parte dei casi tale procedimento viene svolto automaticamente ed immediatamente al termine delle operazioni di voto, com’è in tutte le normali consultazioni elettorali, vi sono invece taluni Stati (soprattutto, ma non solo, i caucus-States) nei quali il voto dei cittadini è in realtà solo l’avvio di un percorso assai più complesso, composto di varie fasi (convenzioni di contea, convenzioni distrettuali, convenzione statale), solo al termine delle quali vengono finalmente nominati i delegati veri e propri. Propriamente, dunque, fino a che l’intero processo non si sia completato, non è possibile dire con esattezza né chi saranno né per chi voteranno i delegati degli Stati che adottano questa modalità di selezione.

Dal momento però che, nella maggior parte dei casi, è comunque possibile predire con un certo margine di sicurezza l’esito delle convenzioni statali basandosi sulla percentuale di voti ottenuta a livello locale dai singoli candidati, vi sono taluni organi di informazione che scelgono di attribuire sin dall’inizio tali delegati in via presuntiva (così, ad esempio, CNN). Altri, viceversa, preferiscono seguire una politica più prudente e lasciano pertanto tali Stati provvisoriamente privi di delegati (così, ad esempio, The New York Times).

Il secondo, ben più famoso problema è quello dei cosiddetti superdelegati, cioè di quei membri di diritto della Convenzione democratica che, non essendo scelti in virtù o in funzione di alcun candidato, sono liberi di votare per chi preferiscano e possono cambiare idea fino all’ultimo momento. Il punto, anche in questo caso, è che se è vero che i superdelegati non sono formalmente ascritti ad alcun contendente, e dunque dovrebbero essere tenuti fuori dal computo dei risultati, è pur vero che sovente essi decidono di dichiarare la propria affiliazione verso questo o quel campo assai prima della Convenzione: di conseguenza, gli organi di stampa compiono periodici surveys dello stato di tali affiliazioni e modificano coerentemente il proprio conteggio dei delegati.

Il quadro che deriva dall’interagire di questi due aspetti è piuttosto complesso: ecco perché se ne riporta uno schema di sintesi che vuole essere d’aiuto per il lettore che si interessi della questione. Come si vede, per ciascun candidato: la prima colonna riporta il numero di delegati già assegnati in via ufficiale; la seconda colonna riporta il numero dei delegati ufficialmente non ancora assegnati, ma sulla cui assegnazione non si hanno concreti dubbi; la terza colonna riporta il numero dei superdelegati che hanno dichiarato il loro appoggio. Ci si augura in questo modo di aver offerto al lettore uno strumento utile, ancorché meramente compilativo, per orientarsi in questo difficile, ma affascinante meccanismo.

 



[1] Iowa: 14 ulteriori delegati  non ancora ufficialmente assegnati spettano ad Edwards.

[2] New Hampshire: 4 ulteriori delegati spettano ad Edwards.

[3] South Carolina: 8 ulteriori delegati spettano ad Edwards.

[4] Colorado: 9 ulteriori delegati sono ancora da assegnare.

[5] I Democrats abroad eleggono un totale di 22 delegati: ciascuno di essi è però titolato ad esprimere solo mezzo voto.



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