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NUMERO 12 - 17/06/2009

 Il terremoto elettorale in Irlanda

Le precedenti elezioni per i 13 membri irlandesi del Parlamento europeo si erano svolte l’11 giugno 2004. Il numero dei rappresentanti irlandesi era stato ridotto, rispetto alle elezioni europee del 1999, da quindici a tredici. La decisione del governo irlandese di indire, contestualmente alle elezioni europee, quelle provinciali e locali ed un referendum costituzionale per togliere agli stranieri nati sull’isola il diritto di cittadinanza, aveva influenzato la campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento di Strasburgo, che era risultata oscurata da temi di carattere locale. Il Fianna Fáil, partito dell’allora Premier irlandese Bertie Ahern, aveva subito una durissima sconfitta attestandosi al 29,5% dei consensi contro il 38,6 della consultazione europea del 1999 e ottenendo quattro seggi, 2 in meno rispetto al passato. Il Sinn Féin, l’ala politica del movimento indipendentista repubblicano presieduto da Gerry Adams, aveva, invece, quasi raddoppiato il suo consenso passando dal 6,3 all'11,1% e riuscendo, per la prima volta, ad eleggere un proprio rappresentante a Strasburgo. Il principale partito di opposizione, il Fine Gael, aveva ottenuto il 27,8% dei voti guadagnando il 3.2% dei consensi rispetto alle precedenti europee ed ottenendo 5 seggi. Il Labour Party aveva conquistato il 10,8% dei voti, (l’1,9% in più rispetto al 1999) e 1 seggio. Infine, gli Indipendenti con il 16,8% dei consensi avevano ottenuto 2 seggi. La partecipazione elettorale era stata del 59,7% degli aventi diritto.

(segue)




+ Scheda del Paese e risultati delle elezioni europee del 2004 e del 2009



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