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di Sandro Staiano
Il ddl Delrio: considerazioni sul merito e sul metodo
Il dibattito sulla soppressione o «mutazione» delle Province - e, in connessione, sulla messa in opera delle Città metropolitane - è segnato da pulsioni semplificatrici e, a tratti, da un certo furore iconoclasta, che rischiano di fare velo alla necessità di elaborare soluzioni legislative adeguate, tecnicamente avvertite, e tali da non provocare un'ulteriore flessione di performance nel sistema proprio in forza dell'intervento riformatore (esito, questo, che purtroppo non sarebbe inedito). Si legge in un documento della Presidenza del Consiglio dei ministri che, nella prospettiva della soppressione delle Province come livello intermedio di rappresentanza territoriale con organi elettivi, «il solo risparmio dei costi delle rappresentanze politiche vale circa 11.300 nuovi posti negli asili nido italiani» (Considerazioni in merito ai risparmi e ai benefici del ddl n. 1542, Roma, 29 ottobre 2013, p. 3). Se l'intento è quello di «fare propaganda» per l'ipotesi della soppressione, affermazioni come queste sono di sicuro congruenti allo scopo. Anche se l'argomento, retoricamente efficace, è di quelli che provano troppo. Il coerente sviluppo di esso condurrebbe infatti a interrogarsi sull'opportunità di conservare in vita tutte le sedi della rappresentanza politica, al centro come in periferia, quando le risorse corrispondenti (calcolate comprendendo «tutte le spese necessarie a remunerare l'attività del politico»: il documento della Presidenza del Consiglio richiama il metodo di stima dell'Istituto Bruno Leoni, per il quale cfr. A. Giuricin, Quanto costano le Province?, IBL Focus, n. 170, 6 ottobre 2010, p. 2) potrebbero essere impiegate per «scopi sociali» molto attrattivi: reddito minimo garantito, sostegno per l'inclusione attiva, reddito di cittadinanza, misure controverse per le concezioni generali che le ispirano e per la specifica configurazione di ciascuna di essa, ma tutte precluse o drasticamente ridotte soprattutto e risolutivamente a causa della carenza di risorse... (segue)
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