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FOCUS - Osservatorio Città Metropolitane N. 2 - 10/10/2014

 Nota di aggiornamento sulla situazione della Città metropolitana di Milano

 Le elezioni, ovviamente di secondo grado come sappiamo e come ovunque, si sono svolte domenica 28 settembre.

I risultati hanno visto la vittoria delle liste alleate di Centro sinistra (14 seggi su 24) rispetto a quelle di Centro destra (6) alla Lega (2) e ad una lista civica composita, di socialisti, radicali e verdi, che ha ottenuto due seggi, che sono andati ad esponenti di rilievo nazionale: Biscardini e Cappato.
Nel Centro sinistra spicca la presenza del nuovo segretario metropolitano del PD Bussolati (renziano) che si era fatto eleggere pochi mesi fa consigliere comunale a Melzo, anche al fine di poter concorrere nelle presenti elezioni. Ciò segnala che il PD dedicherà particolare attenzione politica alla nuova istituzione, nella quale è presente con 7 Sindaci, compreso Pisapia. Sia il Centro destra che la Lega annoverano ciascuno un Sindaco eletto.
Come era prevedibile - e come è particolarmente scontato in elezioni di secondo grado - i partiti o meglio le coalizioni tra essi, hanno condotto i giochi elettorali molto tranquillamente e senza grandi conflittualità. Anche a Milano la percentuale dei votanti si è attestata sopra l' 80% degli aventi diritto al voto.

Da diverse parti dell'opinione pubblica, anche qualificata, viene criticato l'andamento lento e burocratico di questa fase, amplificando, tra l'altro, il grido di dolore del Sindaco Pisapia (ormai anche metropolitano) che segnala, ad alta voce, il rischio derivante dalla scarsità di fondi e di risorse a disposizione. Fra l'altro, in presenza di una significativa riduzione dei cespiti provenienti dal "mondo automobilistico", che costituivano una delle tradizionali voci di entrata della Provincia, c'è da attendersi addirittura una diminuzione delle entrate provinciali se Governo e Parlamento non provvederanno a tale scopo. 

Si tenga poi conto che l'unico tesoretto in mano alla Provincia di Milano: una significativa quota azionaria di Serravalle s.p.a. è stato, con disposizione speciale (ancorché dichiarata transitoria), traslato alla Regione Lombardia.

Dunque, per adesso, pare tutto fermo, almeno in superficie, ma ci si aspetta che, sul fondo, cominci un movimento di correnti, pluridirezionali. Del resto, l'unico compito istituzionale che spetta, in questa fase, al Consiglio Metropolitano, impegnato a disegnare lo Statuto entro il 31 di dicembre, obbligherà la nuova istituzione a confrontarsi sia con la Regione Lombardia, sia con i Comuni appartenenti all'area milanese, per l'evidente overlapping di attribuzioni e funzioni per le quali dovranno essere approntate apposite procedure e tavoli negoziali, anche a forte valenza tecnica.



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