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FOCUS - Osservatorio Città Metropolitane N. 2 - 10/10/2014

 Report sulla Città metropolitana di Reggio Calabria

 A pochi giorni dalle elezioni per il rinnovo degli organi comunali del capoluogo di provincia, le sorti della Città Metropolitana di Reggio Calabria rimangono ancora sospese. La norma speciale dettata dall'art. 1, comma 18 della legge n. 56/2014 per l'area metropolitana calabrese ha previsto - infatti - il "congelamento" della fase attuativa, già partita nel resto d'Italia, fino alla scadenza naturale del mandato degli organi provinciali ovvero allo sino scioglimento anticipato degli stessi (successivo al rinnovo degli organi comunali del capoluogo).

 

Lo scorso 22 settembre l'amministrazione provinciale di Reggio Calabria, nel corso della tavola rotonda  "Insieme verso la Città Metropolitana", ha avviato un pubblico confronto con rappresentanti politici del governo centrale e locale, nonchè con parte dei più rilevanti stakeholders dell'area metropolitana reggina. Le linee operative primarie, sulle quali - concordemente - si ritiene di dover incardinare il processo attuativo della Città Metropolitana di Reggio Calabria, vedono come univoco punto di partenza la predisposizione di azioni mirate alla condivisione ed al dialogo: l'emersione e la valorizzazione di una "coscienza metropolitana" e l'implementazione di politiche pluricentriche ma - al contempo - coordinate verso un comune obiettivo di sviluppo, sono considerate il tassello fondamentale che consentirà un proficuo avvio delle procedure costitutive.

 

Il ruolo di guida si conferma affidato alla Pianificazione Strategica, quale ambito privilegiato per un lavoro partecipato di progettazione e pianificazione cosciente, con responsabilità chiare e condivise fra i vari attori ed un efficiente sistema di gestione e di controllo delle scelte politiche ed economiche.

Già nel novembre 2013, l'ente provinciale aveva prodotto un documento, il Manifesto per il Piano Strategico della Città Metropolitana, che individuava i punti centrali sui quali costriuire il "futuro" Piano Strategico della Città Metropolitana (P.S.C.M.). Alla base del progetto vengono posti, quali principi ordinatori: la dimensione metropolitana come livello minimo di riferimento per la definizione delle politiche; il Piano come strumento operativo per garantire integrazioni e sinergie; azioni focalizzate e territorializzate per non disperdere risorse;  il coinvolgimento operativo e responsabile degli attori locali; la fattibilità economica delle scelte previste; 

il monitoraggio continuo degli effetti delle azioni, al fine di apportare le necessarie correzioni di rotta.

Nel corso dell'incontro, sono state nuovamente scandite le fasi temporali (di seguito schematicamente riprodotte) in cui si articolerà l'attività dell'amministrazione provinciale, sottolineando la necessità che i due piani di azione, quello istituzionale e quello pianificatorio, siano sviluppati parallelamente e vengano gestiti con sinergia virtuosa... (segue)



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